Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, è arrivato a Palazzo Grazioli, dove è in programma il vertice per fare il punto sulla situazione politica. Di ritorno da alcuni giorni di vacanza in Sardegna, il premier è parso in grande forma: “Quanto durera l’incontro? Con i politici non si sa mai”, ha risposto con una battuta ai giornalisti. Poi il bagno di folla, tra i turisti che lo aspettavano davanti alla sua residenza-ufficio. E a uno spagnolo che gli ha stretto la mano, ha detto scherzando: “Estamos a la cabeza del mundo”, una traduzione libera di “Roma caput mundi”. Intanto iniziano ad arrivare i partecipanti al vertice. Tra i primi, Niccolò Ghedini, parlamentare del Pdl e avvocato di Berlusconi. Il premier ha fatto sapere che al termine dell’incontro verrà diffuso un comunicato. Alla spicciolata poi sono arrivato quasi tutti i big del partito
Fabrizio Cicchitto (capogruppo Pdl alla Camera) “Da questo vertice emergerà una posizione che Berlusconi porterà in Parlamento. Una chiarificazione politica che ci dirà se c’e’ una maggioranza o se si va al voto . Se si dovesse andare al voto lo si fara’ sulla base della legge elettorale che ha investito Berlusconi della fiducia degli italiani”
Giorgio Straquadanio (deputato PDL e fondatore del quotidiano on-line Il Predellino) “Rilanciare da subito la sfida sulle leggi che immediatamente cosituiscono uno scudo per il Premier e rilanciare le riforme costituzionali sia in campo giudiziario, sia per arrivare all’elezione diretta di un capo dello stato con poteri di Governo, come in tutte le democrazie occidentali più consolidate. Questi sono due punti chiave su cui, da subito, confrontarsi coi finiani. Dobbiamo fare, subito, il processo breve. Subito dopo il Lodo Alfano, infatti, si discusse: da una parte c’era chi proponeva la prescrizione breve, dall’altra chi invece aveva proposto la prescrizione processuale, ossia che un processo non puo’ durare oltre un certo termine. E fu proprio Fini a proporlo”.
Dal canto loro i finiani negano ogni tipo di campagna acquisti possibile o eventuale da parte del premier. “I giornali danno conto di pressanti tentativi di recupero che starebbero mettendo in atto colleghi parlamentari vicini a Silvio Berlusconi su deputati e senatori “finiani”. Si vocifera che l’offerta piu’ comune sarebbe, a seconda del carattere strategico del contatto, l’assicurazione di una ricandidatura o un posto di governo. Credo che offerte di questo tipo, se effettivamente fatte, offendano non solo chi le propone, ma soprattutto chi le riceve”. Lo scrive il senatore di Futuro e Libertà, Giuseppe Valditara, sul sito di Generazione Italia.
tentativi di “recupero” che starebbero mettendo in atto
colleghi parlamentari vicini a Silvio Berlusconi su deputati e
senatori “finiani”. Si vocifera che l’offerta piu’ comune
sarebbe, a seconda del carattere strategico del contatto,
l’assicurazione di una ricandidatura o un posto di governo.
Credo che offerte di questo tipo, se effettivamente fatte,
offendano non solo chi le propone, ma soprattutto chi le
riceve”. Lo scrive il Senatore di Futuro e Liberta’, Giuseppe
Valditara, sul sito di Generazione Italia.
“La scelta fatta dai parlamentari che hanno seguito Fini –
scrive Valditara – e’ di tipo politico non certo di convenienza
personale. Per questo nessuno di noi e’ in vendita al miglior
offerente. Gianfranco Fini ha rappresentato in questi mesi il
punto di riferimento per tutti coloro che hanno creduto che
anche in Italia sia possibile costruire una destra sul modello
per esempio di quella inglese di Cameron o di quella francese
di Sarkozy”.
“La risposta – continua Valditara – dell’ufficio politico
del Pdl e dello stesso Silvio Berlusconi e’ stata la
sostanziale espulsione di Fini dal Pdl con la dichiarazione
della sua incompatibilita’ con la linea del partito, l’invito a
dimettersi da Presidente della Camera, il deferimento di tre
deputati “finiani” ai probiviri per “reati” di opinione, la
dichiarazione conclusiva del presidente del partito che “nel
Pdl non sara’ piu’ tollerato alcun dissenso”.
“Anziche’ sprecare energie in una sorta di novello calcio
mercato, ci si impegni tutti – conclude dunque Valditara – a
rilanciare l’azione di governo per mantenere la parola data
agli elettori, non considerando peraltro leggi che introducono
immunita’ penali per pochi privilegiati come la condicio sine
qua non per continuare l’esperienza di governo e la stessa
legislatura. Ben piu’ importanti, credo, sono i problemi degli
italiani”.(AGI)
Lam