Salvatore Pagliaro 51 anni. Operaio di Palmi, lavorava in un cantiere dell’ autostrada Salerno – Reggio Calabria è caduto da un pilone finendo in una colata di cemento. È morto soffocato.
Patrizio Morandi 47 anni. Giostraio, il 28 febbraio è morto a Villafranca di Verona con la testa fracassata nell’ingranaggio della sua giostra.
Lorenzo Cammisa 33 anni. Il primo marzo è stato colpito da un muletto che si è ribaltato. Stava cercando di far ripartire il motore di un altro macchinario.
Federico Settimo 62 anni. Era dipendente dell’azienda che gestisce il servizio idrico di Palermo. Il 5 marzo è morto cadendo da una vasca di decantazione.
Gino Bortolon 39 anni. E’ morto l’ 8 marzo a Bassano del Grappa risucchiato dai rulli del macchinario di un impianto di compostaggio, stava provando a far ripartire una macchina inceppata.
Giuseppe Calabretta 44 anni. Il 9 marzo è morto a Mantova cadendo da un’impalcatura alta due metri, ha sbattuto la testa sul marciapiede.
Marco Barzaghi 29 anni. Il 10 marzo è morto a Trezzo sull’Adda schiacciato da una putrella mentre lavorava in un’azienda di carpenteria metallica.
Sebastiano Marruso 27 anni. Il 15 marzo è morto a Pozzuoli con la testa schiacciata da un tubo della pressione idraulica.
Emiliano Bassi 49 anni. Il 16 marzo è morto a Pistoia colpito alla testa da un muletto con il pianale carico di piante.
Carmelo Stano 42 anni. Il 29 marzo a Manduria (Ta) è stato colpito alla testa da un grosso masso staccato dalla parete rocciosa della cava in cui stava lavorando. L’ uomo era a bordo di un escavatore ma il masso ha sfondato l’abitacolo.
Giovanni Di Benedetto 42 anni. E’ caduto da un’impalcatura mentre attaccava dei manifesti elettorali.
Luciano Della Greca 46 anni. Era di Perito (Sa), il 2 aprile è rimasto schiacciato da un escavatore che si è ribaltato.
Sergio Capitani 34 anni. Il 3 aprile a Citavecchia è morto in un incidente avvenuto alla centrale Enel. L’operaio stava lavorando a una condotta a pressione, contenente acqua e ammoniaca, che ha ceduto. La vittima è stata colpita da una delle valvole dalla quale è uscito un forte getto che l’ha scaraventato contro un palo.
Elvis Mura 42 anni. E’ rimasto incastrato sotto la ruspa che stava guidando e che si è ribaltata a causa di un cedimento.
Gian Battista Rota 55 anni. E’ morto l’8 aprile, schiacciato da una gru a Peschiera Borromeo in provincia di Milano.
Mounir Amal 24 anni. Rovereto è rimasto schiacciato dall’ autocarro che stava riparando,
Armando Deiana 47 anni il 10 aprile a Pomezia è stato colpito al petto da un pistone saltato da un tritarifiuti.
Sebastiano Storti 40 anniil 13 aprile è morto congelato in uno stabilimento chimico a Lonigo. Era caduto nella vasca di liquido refrigerante a 20 gradi sotto zero.
Vincenzo Rosardo 68 anni il 13 aprile è morto cadendo da un silos di 13 metri, stava effettuando delle operazioni di manutenzione,
Alvaro Tesi 62 anniè morto il 17 aprile a Fermo. Faceva il fornaio ed è morto in un incidente stradale mentre consegnava il pane.
Marco Del Pozzo 43 anni il 21 aprile è morto a Belluno cadendo dal campanile di Cortina d’Ampezzo. Stava effettuando lavori di ristrutturazione.
Stefano Boggia 42 anni è morto il 29 aprile schiacciato tra un’auto che l’ha urtato e il suo camioncino. Stava facendo manutenzione ad una strada.
Nicola Gadaleta 50 anni. Il 28 aprile è morto a Cerignola cadendo in un silos è morto per soffocamento.
Roberto Noto 23 anni. Il 29 aprile è precipitato mentre bonificava un tetto in eternit. Stava lavorando in nero e senza alcuna protezione.
Massimo Cambiaghi 44 anni. E’ morto il 29 aprile a Brugherio schiacciato da una pressa di 600 tonnellate.
Guido Cossi 67 anni. Di Sandalo è morto il 12 maggio folgorato mentre tagliava una pianta con una motosega. L’albero è precipitato su di un cavo dell’alta tensione della linea elettrica che trasporta energia dalla Svizzera alla Toscana.
Michele Camporeale 51 anni. E’ morto il 30 aprile precipitando dal tetto di un capannone a Bitonto (Ba). Nonostante indossasse l’imbracatura è morto sul colpo.
Giovanni Conenna 55 anni. E’ morto il 13 maggio a Conversano schiacciato da una pala meccanica.
Claudio Bertolini 58 anni. E’ morto il 26 maggio a Massa Carrara schiacciato tra un’enorme lastra di marmo e un container.
Marco Sartori 38 anni. Faceva il falegname è rimasto schiacciato sotto un’enorme tavola del peso di un quintale.
Giuseppe Di Marco 63 anni. Il 31 maggio è rimasto folgorato a Silvi (Te) in un cantiere edile dopo aver collegato un faretto alogeno.
Marco Perrucci 33 anni. Faceva il saldatore il primo giugno è morto a Rosciano per l’esplosione di una valvola che gli ha trafitto il torace.
Xhemil Tafciu 30 anni. Il 2 giugno a Prato Nevoso (Cn) è precipitato dal ponteggio di un cantiere edile.
Davide Minuzzo 18 anni. Il 24 giugno è morto schiacciato tra gli ingranaggi di un macchinario all’interno dell’azienda in cui lavorava in provincia di Vicenza.
Marcella Risso 40 anni. Era architetto ad Asti. È morta il 6 luglio precitando nel vano ascensore di una nuova costruzione all’interno della quale stava facendo dei rilievi.
Domenico Ciccorelli 30 anni. E’ morto a Foggia travolto dallo scoppio di una bombola di ossigeno in un deposito di rottami. L’uomo stava smontando il gruppo valvolare della bombola che forse non era completamente vuoto.
Giuseppe Lonardo 65 anni. Era di Benevento e faceva il muratore. È morto cadendo da una finestra la secondo piano di un’abitazione in costruzione.
Vittoria Giordano 49 anni. Faceva l’operaia in un’azienda di dolciumi in provincia di Latina. È morta cadendo da un carrello elevatore.
Deshir Tefa 38 anni. L’11 luglio a Mirandola (Mo) è caduto dentro un tombino d’accesso alla pompa di immersione.
Ferdinanda Procucci 57 anni. Il 12 luglio è morta a Savignano sul Rubicone (Fc) travolta da un autocarro carico di polli, l’incidente è avvenuto all’interno dell’azienda agricola per la quale lavorava. Massimo Gnani 53 anni. Il 20 luglio, in provincia di Ferrara, è stato investito da un autocarro. L’operaio stava ripristinando la segnaletica stradale.
Leonardo Giraldin 27 anni. Il 20 luglio è morto a Battaglia Terme (Pd) folgorato da una scossa elettrica causata dal contatto tra il ponteggio mobile su cui stava e i fili della corrente. Faceva l’imbianchino.

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