Un nuovo anno scolastico è alle porte, e si ha già la sensazione che se ne vedranno di tutti i colori. Intanto a Milano è stata annunciata la prima contestazione: all’Istituto comprensivo Sant’Ambrogio per il primo settembre è stato convocato il collegio, che tuttavia salterà. I sindacati scuola, infatti, hanno indetto un’assemblea per contestare il dirigente scolastico reo, secondo insegnanti, non docenti e genitori di aver gestito la scuola senza la minima collaborazione. Una chiara posizione di incompatibilità con l’ambiente riconosciuta anche da un ispettore che aveva concluso con un rapporto in cui il dirigente doveva essere trasferito. Un suggerimento stranamente disatteso. Così la scuola è nel caos ancora prima di incominciare.
Del resto gli stessi sindacati hanno indetto un’altra forma di protesta, uno sciopero, proprio il primo giorno di lezioni. E i genitori in quell’occasione, sempre per protesta, non manderanno i figli a scuola. E dire che sarebbe bastato accogliere il suggerimento dell’ispettore per evitare tutti questi guai. Evidentemente però più che degli alunni e degli insegnanti si è tenuto conto di qualche potente raccomandazione. Un caso che mette in evidenza la delicatezza della scelta del massimo responsabile della scuola. Sulla carta chi non funziona dovrebbe essere rimosso. A meno che non si tratti di un amico degli amici. Ma quanti errori si stanno compiendo di questi tempi per tutelare i presidi “clienti”? Ancora una volta: il merito è diventato una bandiera a parole sbandierata, ma nei fatti del tutto accantonato.