di Denis Verdini (testo raccolto in un cestino di via Dell'Umiltá da Luca Telese)
Cari calunniatori professionali de il Misfatto, trovo volgare che qualcuno dia credito a queste bischerate messe in giro sul mio conto. Se c’è uno che sa come sono andate le cose, trattandosi di me, sono io. E siccome io mi ritengo innocente, e sono il massimo esperto di me stesso, io SONO innocente. Punto. Chi dice il contrario é un bischero. Hanno iniziato i magistrati, con questa puttanata della P3. Ma quale P3 se non è mai esisistita nemmeno la P2, notoriamente meno influente di una bocciofila? Gelli era un pover’uomo calunniato, Calvi è rimasto impiccato perché è scivolato mentre si allacciava le scarpe, e queste cose io le so bene, perché ho letto 2000 pagine di sentenza, mica come voi e il Fatto che parlate per sentito dire. Gli ispettori della Banca d’Italia dicono che ho dato illecitamente 60 milioni di crediti ai miei soci? E chi l’ha detto? Ne saprò qualcosa di più io, che ho passato ore a rompermi la testa su come nascondere quei versamenti nelle voci di bilancio, giorni interi a cercare finti compratori per stipulare compromessi fittizi allo scopo di accendere mutui non dovuti. I magistrati dicono che ho invitato a cena a casa mia Flavio Carboni e gli altri uomini della P3. Ah, ah, ah! Questa è davvero l’accusa più risibile! Ho giá dimostrato che la P3 non esiste, non avevo capito che quel Flavio a capotavola di cognome facesse Carboni, tra l’altro quella sera non mi ero assolutamente accorto che fossimo a casa mia! Quindi calunnie e fantasie, pubblicate da gente che lavorava per il principe di Caracciolo che invece con Carboni era pappa e ciccia. E siccome lo dico io, e nessuno conosce me stesso meglio di me stesso, solo bischeri come voi possono dubitare di quello che sto dicendo. Al signor Zunino non rispondo perché é un noto bischero. Alla signora Fusani nemmeno perché, come ha detto l’amico Giuliano è una zoccola che non può dare lezioni di morale. Io non sarei così drastico. Però é un bel po’ bischera anche lei, quindi, per la proprietà transitiva, se uno é accusato ingiustamente da un manipolo di bischeri, un pò innocente deve esserlo per forza.