La grande attesa per il vertice tra Silvio Berlusconi lo stato maggiore della Lega nord è durato poco meno di quattro ore. Location d’eccezione: la Villa Campari di Leso sul Lago Maggiore che il Cavaliere ha acquistato nel 2008 e che è appartenuta a Cesare Correnti, patriota del Risorgimento e ministro del Regno d’Italia. Sul muro di cinta del parco della villa, per ricordarlo, c’è una lapide: “A Cesare Correnti, raro e potente ingegno che il 4 ottobre del 1888 chiudeva in questa reggia una vita tutta sacra alla patria”. Parole austere, rotte dal frastuono dell’elicottero che a metà mattinata ha accompagnato il presidente del Consiglio, apparso fin da subito piuttosto teso. Poco dopo mezzogiorno sono arrivati i colonnelli del Carroccio. Tra loro anche il ministro dell’Economia Giulio Tremonti giunto a villa Campari a bordo di un’auto blu.
Il vertice Pdl-Lega è proseguito fino alle 17.30 quando a lasciare la residenza sul lago Maggiore del cavaliere sono stati i ministri dell’Interno e della semplificazione, Roberto Maroni e Roberto Calderoli, insieme al presidente della Piemonte, Roberto Cota, e il capogruppo al Senato, Federico Bricolo. Per il Pdl, oltre al presidente del Consiglio, presente il coordinatore nazionale Denis Verdini e l’avvocato Niccolò Ghedini.
Ci si aspettava molto da questo incontro e per tutta la giornata la villa è stata assediata da giornalisti e cameramen. Sforzo vano perché l’unico a parlare al termine della riunione è styato il senatore Umberto Bossi che, però, si è limitato a dichiarare che per il momento non si andrà a elezioni anticipate perché nella maggioranza non entrerà l’Udc di Pierferdinando Casini. Nient’altro è trapelato durante la giornata sui temi affrontati a Lesa. Alle 20, in tempo per il tg1, il portavoce del presidente del Consiglio, Paolo Bonaiuti, ha affidato una dichiarazione all’agenzia Ansa: “Il presidente Berlusconi è soddisfatto, come sempre non poteva mancare l’accordo con Bossi e con la Lega”. Nessun riferimento ai contenuti dell’incontro.
Politica
Al vertice di Lesa lo stato maggiore della Lega
Per il Pdl presenti Verdini e Ghedini
L'atteso summit si è svolto a Villa Campari sul lago Maggiore. La riunione è durata circa quattro ore. Al termine l'unico a parlare è stato Umberto Bossi. "Si va avanti ma senza l'Udc", è stato il suo commento
La grande attesa per il vertice tra Silvio Berlusconi lo stato maggiore della Lega nord è durato poco meno di quattro ore. Location d’eccezione: la Villa Campari di Leso sul Lago Maggiore che il Cavaliere ha acquistato nel 2008 e che è appartenuta a Cesare Correnti, patriota del Risorgimento e ministro del Regno d’Italia. Sul muro di cinta del parco della villa, per ricordarlo, c’è una lapide: “A Cesare Correnti, raro e potente ingegno che il 4 ottobre del 1888 chiudeva in questa reggia una vita tutta sacra alla patria”. Parole austere, rotte dal frastuono dell’elicottero che a metà mattinata ha accompagnato il presidente del Consiglio, apparso fin da subito piuttosto teso. Poco dopo mezzogiorno sono arrivati i colonnelli del Carroccio. Tra loro anche il ministro dell’Economia Giulio Tremonti giunto a villa Campari a bordo di un’auto blu.
Il vertice Pdl-Lega è proseguito fino alle 17.30 quando a lasciare la residenza sul lago Maggiore del cavaliere sono stati i ministri dell’Interno e della semplificazione, Roberto Maroni e Roberto Calderoli, insieme al presidente della Piemonte, Roberto Cota, e il capogruppo al Senato, Federico Bricolo. Per il Pdl, oltre al presidente del Consiglio, presente il coordinatore nazionale Denis Verdini e l’avvocato Niccolò Ghedini.
Ci si aspettava molto da questo incontro e per tutta la giornata la villa è stata assediata da giornalisti e cameramen. Sforzo vano perché l’unico a parlare al termine della riunione è styato il senatore Umberto Bossi che, però, si è limitato a dichiarare che per il momento non si andrà a elezioni anticipate perché nella maggioranza non entrerà l’Udc di Pierferdinando Casini. Nient’altro è trapelato durante la giornata sui temi affrontati a Lesa. Alle 20, in tempo per il tg1, il portavoce del presidente del Consiglio, Paolo Bonaiuti, ha affidato una dichiarazione all’agenzia Ansa: “Il presidente Berlusconi è soddisfatto, come sempre non poteva mancare l’accordo con Bossi e con la Lega”. Nessun riferimento ai contenuti dell’incontro.
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ma la tregua di Lesa durerà pochi mesi
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Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "Mi pare che la telefonata Trump-Putin sia un segnale positivo così come quella tra Trump e Zelensky. Noi abbiamo chiesto che l'Ucraina fosse coinvolta e questo è accaduto. Noi incoraggiamo tutte le iniziative che portano alla pace. Non è facile ma qualche speranza c'è". Lo ha detto il vicepremier Antonio Tajani a 5 Minuti su Raiuno.
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "Si tratta di garantire la sicurezza dell'intera Unione europea. C'è bisogno di rafforzare la sicurezza europea ma questo non significa essere guerrafondai. Per garantire la pace serve un equilibrio delle forze in campo per garantire la sicurezza dell'Europa e dell'Italia. Stiamo lavorando in questa direzione come un buon padre di famiglia che mette le finestre blindate perchè la sua famiglia sia al sicuro". Lo dice il vicepremier Antonio Tajani a 5 Minuti su Raiuno. "Bisogna avere il coraggio di andare avanti: l'Europa è l'unico modo per essere sicuri".
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