Siamo alla fine di un’estate trascorsa all’insegna della spietata velenosità, delle ingiurie, dei colpi bassi, il tutto inferto contro il presidente della Camera dei Deputati e contro coloro che con coraggio, ma anche con responsabilità, hanno deciso di appoggiare il suo progetto.
I rappresentanti del Pdl ed i giornali della famiglia Berlusconi sono stati bravi nel loro perfido disegno, servito per deviare l’attenzione degli Italiani dai reali problemi, ma anche per far dimenticare l’immoralità e la mancanza di eticità che caratterizzano molti uomini e donne del Pdl.
Ed oggi il presidente Fini e noi che abbiamo aderito a Futuro e Libertà per l’Italia veniamo additati quali “traditori”, solo perché pronti a diventare parte integrante di un nuovo soggetto politico.
Probabilmente il presidente del Consiglio dei ministri ed i suoi “sudditi” immaginavano che dopo la “cacciata”, saremmo diventati spettatori inermi del futuro del Paese.
Qualche critico commentatore ci rimprovera il ritardo di questa scelta, ma non sarebbe stato corretto non dare i tempi necessari per evidenziare l’incapacità nel creare un vero e democratico Partito di maggioranza, nonché per verificare un percorso di legislatura, pur caratterizzato da importanti e condivisibili provvedimenti che hanno visto il nostro supporto, ma durante il quale abbiamo assistito anche sia all’intromissione forzata di leggi che hanno favorito i vari personaggi sia alla permanente difesa di uomini collusi con le mafie e responsabili di gravi reati.
Siamo consapevoli che nei confronti di ciascuno di noi sia stata aperta la caccia utile ad abbattere qualsiasi forma di dissenso, ma siamo fermamente convinti che in un Paese democratico non possa essere annullata qualsiasi forma di confronto o di dissenso.
L’Italia ha bisogno di vera democrazia, di giustizia, di verità, di legalità, di sicurezza, di coesione sociale e di unità nazionale.