Il sito internet Wikileaks ha pubblicato oggi un documento segreto della Cia. Nel documento, di cui fonti ufficiali americane hanno ammesso l’autenticità in dichiarazioni alla tv americana Nbc, vengono citate anche le incriminazioni degli agenti Cia in Italia per il rapimento dell’egiziano Abu Omar. Il sequestro dell’imam egiziano viene preso come esempio degli eventi che rischiano di compromettere le relazioni con gli Stati Uniti. “Se i regimi stranieri cominciano a pensare che la posizione degli Stati Uniti sulla rendition è troppo unilaterale – si legge nel documento – favorendo gli Stati Uniti ma non gli altri paesi questo potrebbe danneggiare gli sforzi Usa per la detenzione dei sospetti terroristi”. “Il moltiplicarsi di casi simili è destinato non solo a danneggiare le relazioni bilaterali degli Stati Uniti con altre nazioni – si legge ancora nel file – ma anche a colpire la lotta globale contro il terrorismo”.

Il documento è datato 2 febbraio 2010 ed è opera di quella che il sito di Julian Assange definisce la ‘cellula rossa’ della Cia. L’annuncio della pubblicazione del documento della Cia era stato dato ieri attraverso un breve messaggio, un post firmato proprio da Assange su Twitter. Nel messaggio, il fondatore di Wikileaks aveva dichiarato che “stava per sferrare un nuovo colpo al Pentagono, pubblicando file top secret sulla Cia”. Assange è stato accusato nei giorni scorsi di molestie sessuali in Svezia. Sempre attraverso Twitter, aveva respinto le accuse di molestie denunciate da due donne e aveva dichiarato alla tv araba Al Jazeera di essere stato avvisato dai servizi di sicurezza dell’Australia di un tentativo per screditare il suo sito, proprio in vista delle pubblicazioni di documenti riservati.

Solo un mese fa, il sito aveva diffuso documenti segreti militari americani sulla guerra in Afghanistan, 92 mila documenti del Pentagono sul conflitto in Afghanistan dal gennaio 2004 al dicembre 2009. Dai file pubblicati è emerso che: “La Cia ha allargato le operazioni paramilitari in Afghanistan” e “dal 2001 al 2008 ha finanziato l’intelligence afghana, trattandola come una sua affiliata virtuale”. Ma la cosa più importnate è che i documenti diffusi da Wikileaks hanno rivelato il numero crescente di civili uccisi dalle forze della coalizione e dai talebani e “Danno un’immagine devastante della guerra e del suo fallimento in Afghanistan e dopo aver speso 300 miliardi di dollari in questa guerra, la conclusione è che i talebani sono più forti ora che in qualsiasi altro momento dal 2001”.

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