Leggendo il titolo durissimo del giornale contro Famiglia Cristiana, ieri molti hanno fatto un salto sulla sedia: “Fanghiglia Cristiana”. Così recitava l’editoriale di Vittorio Feltri con un attacco assai curioso che sembrava alludere non alla differenza di vedute – che sarebbe ovviamente legittima – ma a qualche storia extra politica. Una sensazione che veniva avvalorata dal recupero di una dichiarazione durissima che contro il direttore di Famiglia Cristiana si era abbattuta una mese fa. L’autore? Il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri. Il testo? Questo: “Lo stile di vita invernale ed estivo di don Sciortino – sosteneva Gasparri – è tale che difficilmente può impartire lezioni di morale a chicchessia. Già è stato smentito più volte da chi aveva l’autorità morale per farlo. Si rassegni a subire altre smentite. Noi, invece, faremo a meno delle sue lezioncine”.
Onorevole Gasparri, lei che cosa stava insinuando con quella battuta allusiva sullo “stile estivo”?
Io non insinuo nulla. Dicevo apertamente quello che pensavo e so di don Sciortino e dei suoi singolari comportamenti… estivi, eh, eh”.
Mi scusi se insisto, ma “stile estivo”, riferito a un sacerdote, anche se di idee diverse, è più che allusivo.
Vede? Già lei dice riferito ad un sacerdote. Ma siamo sicuri che lo sia?
Metterlo in dubbio è sarcasmo o offesa, visto che lo è.
No, una constatazione.
Di che parla?
Ha notato che è molto difficile, per esempio, vedere don Sciortino in abiti talari. E non dico al mare, dove l’ho visto sempre in braghettoni. Ma nei convegni pubblici, anche d’inverno… Vorrà dire qualcosa?
Che cosa?
(Sorriso). Non lo so, faccia lei…
Insisto. Lei continua a mettere in dubbio l’onore di don Sciortino, non le sue idee.
No, metto in dubbio anche quelle.
Fa allusioni personali. È “il trattamento Boffo” applicato al direttore di ‘Famiglia Cristiana’?
Guardi, è ‘il metodo don Sciortino’, semmai: da due anni considero quell’uomo un nemico politico del centrodestra e lo attacco. È uno che usa un giornale cattolico per farci la guerra. Non è ancora arrivato ai limiti di ossessività monomanialcale del Fatto, ma mi pare su quella strada. E io da due anni denuncio questo signore.
Però non lo chiama con un appellativo religioso. Allude?
Io non alludo. Io so. Vede, per qualche tempo don Sciortino è venuto in vacanza a Marettimo, che, come lei sa, è da sempre il mio luogo di vacanza…
È un suo diritto, o non può nemmeno quello?
Non faccia lo spiritoso. È un suo diritto, come è un mio diritto giudicare il suo curioso stile di vita.
Ma di che parla?
(Sorriso) Delle serate in cui il direttore di Famiglia Cristiana faceva bisboccia, per esempio. E di altri episodi di cui sono venuto a conoscenza.
Don Sciortino faceva “bisboccia”?
Per carità, un suo diritto, come potremmo farlo io o lei. Però un nostro diritto valutare questi comportamenti, o non si può?
Scusi onorevole Gasparri: lei prima dice che non è un sacerdote, ora lo accusa di avere comportamenti moralmente riprovevoli per un religioso?
Guardi, è stato visto nei bar, in buona compagnia, sempre allegro… Eh, eh.
Ma cosa significa?
Le racconto questo, episodio, perché nell’isola se ne è discusso: don Sciortino è venuto sempre, ma non ha mai tenuto messa nella chiesa di Marettimo. Non le pare strano? Magari scrive i suoi editoriali, o magari si diverte, no lo so…
Perchè, è obbligo che un sacerdote in vacanza tenga messa?
Senta, Telese, lei è un giornalista. Anche se è in vacanza, ma deve scrivere un articolo perché c’è una notizia, lei lo fa. Se sono un politico e c’è una crisi io intervengo. E così fa un vero sacerdote se ci sono dei fedeli che lo reclamano. Altrimenti è strano, o no?.
Ovvero lei dice: non è un vero sacerdote, fa bisboccia con belle ragazze e non tiene messa…. Meno male che non è un attacco al privato!
Lei si è fissato con la ‘bisboccia’. Cambiamo termine: don Sciortino si diverte. E si rifiuta di tenere messa. E io da cattolico ho diritto a valutare questi comportamenti.
Ma perché? Glielo ha chiesto lei di tenere messa? Ora interviene nella vita del clero?
No. Se proprio vuole sapere so chi era andato a chiederglielo, fino nella casa dove si trovava.
Chi?
Un turista. E vuole sapere che cosa è successo? È stato cacciato via! Ecco perchè, mettendo insieme tutte queste cose, ho diritto a farmi un mio giudizio. E non è nemmeno un caso che don Sciortino, dopo questi episodi non abbia più messo piede nell’isola…. Un motivo ci sarà.
Adesso vuole decidere dove fa le vacanze?
È stato anche ripreso dalle autorità ecclesiali. Cerchi nell’archivio…
Non certo perchè ha bevuto con qualcuno una bibita in un bar di Marettimo…
No, per mettere in chiaro che Famiglia Cristiana non è l’organo dei cattolici.
Da come lo diceva lei sembrava che fosse una critica per la messa…
Senta, gliel’ho spiegato: lui può fare quello che vuole? Ma se vive in questo modo, non può certo pretendere di fare la morale a noi. Non ha l’autorità di fare una battaglia politica contro di noi. E noi abbiamo tutto il diritto di mettere in dubbio che i suoi atteggiamenti personali gli consentano di schierare un giornale cattolico in una campagna politica.