Dodici soldati americani sono stati incriminati in relazione alla morte di tre civili in Afghanistan. Cinque militari, accusati di aver ucciso i civili, dovranno rispondere anche dei reati di cospirazione e omicidio premeditato. Secondo quanto si legge sul quotidiano ’The Seattle Times’, i cinque sono stati incriminati per omicidio a giugno dopo la morte di tre civili afghani nella provincia di Kandahar, nel sud dell’Afghanistan. Altri sette militari sono stati incriminati in relazione al caso, per cospirazione, ostacolo alle indagini o per aver tentato di coprire i fatti. Secondo il giornale, tutto e’ iniziato quando un sergente americano ha cominciato a ’scherzare’ con altri soldati su quanto fosse facile ’lanciare una granata’ contro civili afghani e ucciderli. Dalle testimonianze di alcuni commilitoni del sergente, raccolte dagli inquirenti, e’ emerso che il militare dallo scherzo era passato ai fatti, creando una ’squadra della morte’. In base all’accusa, i militari hanno lanciato granate contro due civili afghani, che sono stati poi uccisi a colpi d’arma da fuoco, cosi’ come la terza vittima. Il primo omicidio risale al gennaio scorso, il secondo a febbraio e il terzo a maggio. I soldati avrebbero ucciso i tre afghani durante pattugliamenti.
Il sergente 25enne Calvin Gibbs, con alle spalle già un’altra missione in Afghanistan e una in Iraq, e lo specialista 22enne Jeremy Morlock sono le figure chiave del caso e sono incriminati per tutti e tre gli omicidi. Gibbs, accusato di aver ideato il piano della squadra della morte, respinge ogni accusa. La credibilità delle testimonianze di Morlock, che in Afghanistan assumeva antidepressivi e altri medicinali per curare i traumi provocati da alcuni incidenti subiti, sarà l’elemento decisivo per le sentenze. Inoltre, secondo l’avvocato di Morlock, nel plotone del soldato si faceva un significativo uso di hashish e a volte di oppio. I cinque militari, tutti rinchiusi nella base Lewis-McChord, sono in attesa del verdetto della corte marziale e rischiano l’ergastolo o la pena di morte. Le udienze dovrebbero iniziare alla fine dell’anno.