Il referente di Futuro e Libertà per l’Italia è il senatore Egidio Digilio, ma a Matera e dintorni la situazione ruota attorno a un altro personaggio politico, Pasquale Di Lorenzo. Una figura ingombrante quella del segretario provinciale di Generazione Italia. I suoi compagni di partito lo accusano di aver fatto cadere la giunta dell’ex sindaco di Matera, Emilio Nicola Buccico, che nel 2009, dopo solo due anni, si è dovuto dimettere non avendo più i numeri per governare. La sua presenza tra i finiani, impedisce, almeno sulla carta, l’ingresso in Fli degli ex compagni di partito che, almeno per ora, rimangono con il Popolo delle Libertà. A spiegare questa posizione è Giuseppe Labriola, capogruppo alla Provincia di Matera del Pdl e vicecoordinatore provinciale: “Oggi resto nel Pdl anche perché non me la sento di convivere con chi ha determinato in passato delle spaccature”. Butta acqua sul fuoco Digilio che spiega come delle mere questioni personali vengano tradotte in dinamiche politiche, “vede, Matera è una città piccola”, ma mastica amaro perché in Lucania la vecchia Alleanza nazionale è molto più forte di Forza Italia. E, almeno a parole, tutti gli ex camerati dicono di condividere il percorso politico di Gianfranco Fini. Una presenza capillare sul territorio che dà i suoi frutti. Ad esempio nel consiglio comunale di Matera i sette consiglieri del Pdl provengono tutti da An. Ma la figura di Di Lorenzo, almeno per il momento, è troppo ingombrante. E il centrosinistra, grazie alle divisioni della destra, ringrazia e, almeno all’ombra dei sassi di Matera, continua a governare.
di Lorenzo Galeazzi