Lanciare una campagna di sensibilizzazione e di pressione sulla questione Mondadori, significa prendere in mano le nostre scelte quotidiane – come l’acquisto di un libro – e trasformarle in segnali politici forti: io non comprerò più libri di quella casa editrice e inviterò i miei autori preferiti – che scrivono per Mondadori – a cambiare editore.
E’ da questi presupposti che nasce l’iniziativa “Mondadori? No grazie”, promossa dai comitati Boicotta il Biscione, che si sta diffondendo in rete.
Ma perchè parlare della vicenda Mondadori solo ora? Per rendersi conto della necessità di agire, bastava seguire il filo che racconta la storia del conflitto di interessi nel nostro Paese, fin dalle sue origini.
Da quando alla fine degli anni ’80 partì la “guerra di Segrate”, vinta in maniera fraudolenta da Berlusconi, passando per il pagamento di tangenti nel Lodo Mondadori ed i relativi processi, fino ad arrivare alla P3 ed alla legge “ad aziendam” con la quale la casa editrice risparmierà quasi 350 milioni di euro non versandoli nelle casse dell’erario. Sono soldi che la Mondadori doveva allo Stato da molti anni e per i quali si aspettava una sentenza della Corte di Cassazione. Grazie al provvedimento, la Mondadori pagherà il 5% della somma dovuta ed estinguerà il contenzioso.
E così ciascun italiano (bambini compresi) si ritrova a pagare una tassa di ben 7 euro per coprire le tasse non versate dalla Arnoldo Mondadori Editore.
E’ quindi vero, come ha sottolineato Nando Della Chiesa, che è imbarazzante vedere persone svegliarsi solo oggi. E’ imbarazzante pensare che fior fiori di autori non sapessero che una battaglia politica passa anche dalle scelte personali. Perché scegliere se pubblicare o no con la Mondadori doveva essere considerato sin dall’inizio una scelta politica. Infatti alcuni autori come Giorgio Bocca o Corrado Stajano hanno rinunciato da anni a pubblicare con Mondadori. E gli altri? Gli altri li solleciteremo noi, perché c’è sempre tempo per cambiare idea e abbracciare una giusta causa. Lo faremo con questa campagna che abbiamo lanciato e che abbiamo intenzione di diffondere capillarmente, chiedendo direttamente (con un form online) a Corrado Augias, Diego Cugia, Francesco Guccini, Carlo Lucarelli, Vito Mancuso, Roberto Saviano, Vittorio Zucconi – e via via tutti gli altri – di non pubblicare più con Mondadori. Per lanciare la campagna attiveremo gruppi locali e promuoveremo giornate straordinarie di mobilitazione, già da settembre. Intanto vi invito ad andare sul sito per dare l’adesione e collaborare alla diffusione di “Mondadori? No grazie”.
Ricordo anche che il boicottaggio all’impero di Berlusconi – noi dei comitati Boicotta il Biscione – l’abbiamo proposto fin dal 1993. E con grande successo. Lo sciopero dei telespettatori alle reti Fininvest ebbe anche punte di 2.800.000 spettatori che si rifiutarono di vedere le tv di Berlusconi. Già allora c’era chi lottava per sottolineare il palese conflitto di interessi tra il tycoon ed il politico: oggi diciamo che non è troppo tardi per reagire.
da www.mondadorinograzie.org
Convinci un autore che pubblica con Mondadori a cambiare casa editrice, spiegandogli che non comprerai più i suoi libri:
Corrado Augias
Diego Cugia
Francesco Guccini
Carlo Lucarelli
Vito Mancuso
Roberto Saviano
Vittorio Zucconi