Renato Schifani , è indignato ma sereno”. A renderlo noto è il portavoce del Presidente del Senato, Eli Benedetti.  L’affermazione arriva all’indomani della pubblicazione di un’ inchiesta de l’Espresso sul passato oscuro e sui possibili rapporti con la mafia del politico siciliano. “L’ipotesi formulata dal settimanale l’Espresso sulla scorta di non riscontrate né riscontrabili dichiarazioni che avrebbe reso Gaspare Spatuzza – aggiunge il portavoce   è priva di ogni fondamento e del tutto fantasiosa”.

In merito al passato politico di Schifani fatta dal settimanale, il portavoce chiarisce: “E’ di dominio pubblico che l’inizio del suo impegno politico-parlamentare risale al 1996, data della sua prima elezione a senatore della Repubblica, per cui soltanto successivamente alla stessa ha avuto modo di conoscere i vertici nazionali del partito ed il presidente Berlusconi”. Ricostruzioni “fantasiose”, dunque.

Per questo motivo il portavoce precisa che il presidente della Senato “assicura fin d’ora la massima disponibilità con l’autorità giudiziaria qualora decidesse di occuparsi della questione”. in merito alla vicenda, interviene il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianfranco Miccichè che dal suo blog difende Schifani: “L’ho presentato a Berlusconi nel 1996. Quindi, mi chiedo: come può essere stato protagonista dei fatti a lui addebitati?”. Infine Miccichè attacca L’Espresso e Il Fatto Quotidiano, rei di aver fatto un “ vergognoso tiro a bersaglio”.

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