Mi dissocio dalla contestazione all’onorevole Marcello Dell’Utri avvenuta ieri a Como, di cui per puro dovere di cronaca si allega il video. Anche i parlamentari condannati in via definitiva per false fatturazioni e frode fiscale e in appello per concorso esterno con Cosa nostra nonché frequentatori di boss della mafia hanno il diritto di approvare leggi su misura, selezionare candidati, fondare e rifondare partiti, linciare magistrati, idealizzare stallieri ergastolani, inquinare il funzionamento delle istituzioni e la dialettica politica attraverso un’apposita cricca e prima di tutto contribuire al revisionismo storico del fascismo attraverso fonti patacca. Dove vogliamo andare a finire con questo giustizialismo forcaiolo, forse in Danimarca o in Inghilterra, o in uno dei tanti paesi europei nei quali ministri e parlamentari si dimettono e lasciano per sempre la vita pubblica per non aver pagato i contributi alla governante? E’ questo che si vuole con siffatte contestazioni volgari e vigliacche?