Fioroni e Sacconi invocano "tolleranza zero" contro i manifestanti
Dopo il presidente del Senato Renato Schifani, il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, è stato fortemente contestato alla festa nazionale del Pd a Torino. Bonanni è stato anche sfiorato da un fumogeno lanciato sul palco. Un gruppo nutrito di contestatori hanno accolto il leader della Cisl al grido di “vergogna”, lanciando fac simili di 50 euro con scritta “il denaro è un buon servo e un cattivo padrone”. Il fumogeno lanciato da alcuni contestatori contro il palco allestito in piazza Castello ha sfiorato il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni danneggiando lievemente il giubbotto. Dal fumogeno è stato anche sfiorato un uomo della scorta di Bonanni.
I contestatori hanno esposto uno striscione: “Marchionne comanda, Bonanni obbedisce”. Il gruppo che ha fischiato è composto da un folto numero di operai, anche di Mirafiori, da precari e da studenti. Ma secondo le forze dell’ordine si tratterebbe di esponenti dell’area antagonista. La polizia è intervenuta ma non ci sono stati tafferugli. Intanto è stato cancellato il confronto previsto tra Francesco Rutelli e Filippo Penati che avrebbe dovuto cominciare al termine dell’intervento di Bonanni.
Prima di salire sul palco, Bonanni aveva ripreso parlato con i cronisti della Fiom sostenendo che “quando la Fiom imparerà a stare nelle regole democratiche con gli altri sindacati, sarà una festa per tutto il mondo del lavoro”. Secondo il segretario della Cisl la Fiom “non è il principale sindacato metalmeccanico, perché la maggioranza dei lavoratori è iscritta ad altri sindacati che hanno opinioni diverse”.
Il segretario della Cisl era sul palco insieme a Enrico Letta che avrebbe dovuto intervistarlo. Ma i contestatori hanno scandito slogan contro Bonanni, alcuni sono riusciti anche ad avvicinarsi a ridosso della postazione degli ospiti sul palco. Enrico Letta ha cercato di intervenire ma una volta appurato che non si poteva proseguire la discussione si è scagliato contro i contestatori: “Voi non avete niente a che fare con la democrazia. Siete il contrario di cui ha bisogno il Paese. Siete antidemocratici”. Mentre il segretario del Partito Democratico, Pierluigi Bersani, ha telefonato a Bonanni. Così come fece con il presidente del Senato Renato Schifani. Secondo Letta “ci sono state assolute falle nel sistema della sicurezza perché non essere in grado di gestire la situazione dimostra che la cosa è sfuggita di mano alle strutture e spero si faccia l’analisi del caso per capire come è potuto succedere”.
La Cisl ha condannato quanto accaduto. “Si è trattato di una aggressione incivile e squadrista che nulla a che vedere con il libero confronto democratico, né con il mondo del lavoro”, si legge in una nota del sindacato. “La Cisl nel condannare l’episodio, conferma che non si farà intimidire da nessuno nella sua azione sindacale e proseguirà nella sua linea di responsabilità e riformatrice nell’interesse dei lavoratori e del paese”.
Il ministro del lavoro, Maurizio Sacconi, giudica quanto accaduto “un atto gravissimo” perché, dice, “può rappresentare il ritorno di una stagione di violenza politica nel Paese che ha conosciuto ben quarant’anni di ricorrente terrorismo ideologizzato”. Mentre il deputato del Pd, ex ministro, Giuseppe Fioroni invoca “tolleranza zero” contro i contestatori, il portavoce del Pdl, Daniele Capezzone invia “piena solidarietà” a Bonanni. “Ormai è chiaro – ha detto l’ex esponente del partito radicale – che c’è chi vuole un autunno non solo caldo, ma violento”.