Di Pietro, Granata e Zanda si impegnano a sostenere il provvedimento in conferenza dei capigruppo per farlo arrivare alla discussione in aula
Il Partito Democratico sosterrà un ddl anticorruzione proposto dal Fatto Quotidiano. Luigi Zanda, vicepresidente dei senatori del Pd, ha comunicato la sua adesione telefonando al direttore, Antonio Padellaro (guarda il video) , ieri durante la giornata conclusiva della festa del Fatto a Pietrasanta. Già Antonio Di Pietro per l’Italia dei Valori e Fabio Granata per Futuro e Libertà (guarda il video) si erano detti pronti a presentare e sostenere un disegno di legge tracciato sugli elementi più rilevanti della nostra proposta.
Così, mentre alla festa dei giovani del Pdl ad Atreju, Silvio Berlusconi affermava che a giudicare i presunti corrotti dei partiti non deve essere “una certa magistratura” ma “gli organi interni del partito” (guarda il video), alla Versiliana prendeva forma un disegno di legge anticorruzione.
Una volta redatto, il ddl deve essere sostenuto in conferenza dei capigruppo e votato dalla maggioranza dei gruppi così da poter essere inserito nell’ordine del giorno dei lavori parlamentari. Di Pietro si è impegnato personalmente, ieri, affinché anche l’Udc possa sostenere il ddl anticorruzione. Mentre Granata ha ipotizzato persino il sostegno al provvedimento in conferenza dei capigruppo da parte della Lega e dal Pdl: “Altrimenti dovranno spiegare perché non pensano sia doveroso accompagnare un provvedimento che punta alla legalità”.
Superato il passaggio in capigruppo, la discussione deve essere calendarizzata alla prima data utile dal presidente della conferenza, Gianfranco Fini. Il leader dell’Idv ha suggerito di “stilare un documento unico, recependo gli elementi fondamentali della proposta del Fatto”.
Un sostegno indiretto alla campagna contro la corruzione è arrivato anche dal segretario del Pd, Pierluigi Bersani, che si è impegnato a “cancellare tutte le leggi che hanno favorito la corruzione e le cricche. Leggi sulla Protezione civile, sull’ambiente, sulla cultura, sugli appalti pubblici. Pronti per una riforma della giustizia fatta per i cittadini e non per uno solo”.