Politica

Una caduta di stile

Rivendicare una poltrona è più importante del ricordo e della commemorazione di un sindaco ucciso solo pochi giorni prima per essersi battuto contro l’illegalità e gli interessi degli speculatori. E così i gruppi consiliari della Regione Campania di Sel, Idv e Api venerdì mattina hanno deciso di confermare la conferenza stampa per lanciare la candidatura di un loro esponente al ruolo di leader dell’opposizione, funzione che lo Statuto della Campania ha istituzionalizzato con tanto di uffici e staff a parte. In quelle stesse ore a Pollica (Salerno) si stava celebrando il funerale di Angelo Vassallo, abbattuto da sette proiettili calibro 9×21: era iscritto al Pd, era un amministratore coraggioso, governava il suo paese di mare con amore e decisione, lo aveva condotto a livelli record nella raccolta differenziata, lo aveva tramutato in uno dei gioielli più preziosi del turismo nazionale, lo aveva protetto dalle mire dei signori del mattone, si svegliava all’alba per andare a controllare se i depuratori funzionavano, era il promotore di un modello di sviluppo che faceva proseliti nel circondario ed era guardato con ammirazione anche fuori regione.

La conferenza stampa non verrà ricordata per l’alto livello della proposta politica. Certe parole, già vuote di loro, sono apparse stonate, pronunciate mentre tutta l’Italia piangeva Vassallo. Nicola Marrazzo (Idv): “Non è scontato che il Capo dell’Opposizione debba essere uno del Pd”. Gennaro Oliviero (Sel): “Il confronto non è stato ancora aperto”. Pietro Maisto (Api): “In coalizione tutte le forze politiche hanno pari dignità”. In conclusione, i tre gruppi consiliari hanno avanzato il nome di Maisto: eletto nel 2005 nell’Udeur di Mastella, passato con l’Idv di Di Pietro in corso di legislatura, ricandidato e rieletto nel 2010 con l’Api di Rutelli.
“Non avremmo mai immaginato che ci si potesse spingere a tanto” hanno risposto il segretario regionale e il capogruppo regionale del Pd, Enzo Amendola e Peppe Russo, con evidente riferimento alla scelta di non annullare la conferenza stampa. “Quindi non replichiamo a un’iniziativa che si riduce ad una richiesta di spartizione ma non possiamo non stigmatizzare con forza la noncuranza al dolore che ha colpito la nostra comunità e le coscienze tutte”.