Non c’è tregua alle polemiche intorno al viaggio di Benedetto XVI in Gran Bretagna. Che arriva nel Regno Unito dopo che lo scandalo sui preti pedofili ha intaccato l’immagine del Vaticano anche Oltremanica. Sul volo per Edimburgo, il Papa ha definito “uno choc” le rivelazioni sulle violenze sessuali sui minori compiute da sacerdoti: “L’autorità della Chiesa non è stata sufficientemente vigilante, né sufficientemente veloce e decisa nel prendere le misure necessarie”.
Il caso pedofilia – Anche nel Regno Unito, la reazione della Chiesa contro i sacerdoti che hanno abusato di minori non è stata veloce e decisa. Nel 2000 il Cardinale Cormac Murphy-O’Connor chiese al giudice Nolan di istituire una commissione per la tutela della sicurezza dei bambini. Nel settembre del 2001 Nolan presentò una relazione, accettata dai vescovi e dai superiori delle congregazioni religiose, in cui, tra l’altro, raccomandava la riduzione allo stato laicale dei sacerdoti colpevoli di abusi su minori. Channel 4 ha rivelato, invece, in una dettagliata inchiesta, che su 37 sacerdoti condannati dai tribunali inglesi, una gran parte di loro non è stata ridotta allo stato laicale, ma ha continuato ad esercitare il ministero. Su 14 pratiche di sacerdoti colpevoli, sei procedure per la riduzione allo stato laicale sono in corso, tre sono state rifiutate o non processate per motivi di salute, un’altra è stata portata a termine e quattro addirittura non sono mai state aperte.
“Inghilterra come Terzo mondo” – Ad aumentare le polemiche degli ultimi giorni, sono arrivate le affermazioni del cardinale Walter Kasper, presidente emerito del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei Cristiani e membro della Congregazione per la dottrina della fede. Che a un settimanale tedesco ha dichiarato: “Delle volte quando si arriva a Heatrow sembra di essere atterrati in un Paese del Terzo mondo”. Le parole di Kasper, che è decennale amico di Ratzinger e collega ai tempi dell’insegnamento universitario, hanno avuto grande risalto sui giornali britannici. Il rimedio che ha tentato di metterci padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa del Vaticano, si è rivelato peggiore del male, poiché, secondo il prelato, le affermazioni di Kasper si riferivano “alla società multiculturale britannica”. Durissima è stata la reazione della British Humanist Association, che già non era favorevole alla visita papale: “Dovremmo essere orgogliosi del fatto che, a differenza della Santa Sede, il Regno Unito è un luogo di liberalismo e tolleranza“. Gli inglesi non hanno dimenticato che Kasper è stato uno dei più attivi nell’incoraggiare la fuoriuscita dei preti anglicani dalla chiesa inglese, quando quest’ultima si è aperta al sacerdozio femminile. Sempre il cardinale ha a lungo chiesto agli anglicani una presa di posizione comune contro l’omosessualità.
Così, il cardinale Kasper, che avrebbe dovuto seguire il papa in questo viaggio, si è provvidenzialmente ammalato e ha dovuto rinunciare. Una mossa diplomatica, suggeriscono alcuni, sebbene la sala stampa vaticana abbia smentito: la defezione è stata dettata da ”motivi di salute”. La sua assenza, ha aggiunto padre Lombardi, ”non ha nulla a che fare con nient’altro”.
Sacerdoti abbracciati in una pubblicità – Altre polemiche sono state suscitate dai manifesti pubblicitari di un’azienda produttrice di gelati, quella di Antonio Federici, una delle più amate dagli inglesi. La pubblicità mostra una giovane suora incinta mentre mangia voluttuosamente un gelato. Sul nero dell’abito risalta lo slogan: ”Concepita immacolatamente”. La pubblicità è stata bloccata dalla Advertising Standards Authorithy, perché ritenuta offensiva per la religione cattolica. Ma la Federici ha rincarato la dose proprio nel momento dell’arrivo del pontefice: nuovi manifesti dovrebbero venire affissi nell’area dell’Abbazia di Westminster dove Papa Benedetto XVI si recherà venerdì e sabato. La campagna pubblicitaria prevede anche l’immagine di una giovane suora e di un altrettanto giovane sacerdote in atteggiamenti difficilmente equivocabili. E soprattutto prevede l’immagine di due giovani uomini in tonaca e collare clericale che si abbracciano sulla scritta “Crediamo nella salivazione”.