“Nessuna ombra nei rapporti tra  Stato Repubblicano e istituzioni della Chiesa cattolica, pesi sull’Unita’ d’Italia”. Così il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ricevendo in Campidoglio la cittadinanza onoraria di Roma nel 140mo anniversario della Breccia di Porta Pia.

Ripercorre le fasi cruciali del difficile rapporto “storico” tra “Quirinale e Vaticano”. Cita Mazzini e Cavour, poi il Capo dello Stato dice: “Sappiamo quanta acqua sia passata da allora sotto i ponti del Tevere. Quale significato ed incidenza abbiano avuto i Patti Lateranensi del 1929 e la necessaria e lungimirante rivisitazione del Concordato del 1984”.

Il Capo dello Stato, parlando di Roma Capitale, punta il dito contro “la sottovalutazione” da parte di alcuni ambienti che hanno tentato di “intaccare il fascino di una così straordinaria costruzione di civiltà” Poi aggiunge: “Io personalmente posso dire che non ho mai ceduto a reazioni, più o meno sofisticate, di rigetto di una comune eredita’ – comune a tutti gli italiani: quella della grandezza storica di Roma”.

Rispetto per le istituzioni della nostra Repubblica. ”Mortificare o disperdere le strutture portanti dello Stato nazionale sarebbe semplicemente fuorviante”, poiché esse rappresentano un “essenziale tessuto connettivo”


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