Il patron del Genoa si era messo in società con Paolo Del Bue, fedelissimo di Berlusconi presso la Banca Arner, per costruire una struttura scolastica con annesso campus. Ancora poco chiari i motivi del fallimento
Un altro grattacapo per il patron del Genoa Enrico Preziosi. Dopo essere stato chiamato in causa nella vicenda del fallimento del Calcio Como, per cui nel 2008 ha patteggiato una condanna di 23 mesi per bancarotta fraudolenta, l’industriale di Avellino è ora coinvolto nel fallimento di una società con sede a Sorengo, a due passi da Lugano, nella Svizzera italiana. Una cosa da poco rispetto ai guai del passato. Che riporta però con la mente agli anni comaschi, quando Preziosi viveva nella sua villa di Cadorago (dove nel 2005 gli sono stati notificati gli arresti domiciliari) e intesseva relazioni a cavallo della frontiera di Ponte Chiasso.
La società, posta in liquidazione il 16 settembre, si chiama Nuovo Istituto di Istruzione SA. Era stata creata nel 1997 con 1,2 milioni di euro di capitale, per gestire “istituti di studio elementare, medio e superiore, corsi di lingue estere, serali, di vacanze, per pensionati e studenti”. Nel 2004 aveva acquistato il pacchetto azionario dell’Albergo Golf Magliasina per costruire una struttura scolastica con annesso campus. Poi qualcosa è andato storto. E il 9 settembre il Nuovo Istituto è stato sciolto “in seguito a fallimento pronunciato con decreto della Pretura del Distretto di Lugano”. Così si legge sui documenti della Camera di Commercio svizzera. Sui motivi del fallimento circolano solo ipotesi, diffuse in rete dalla Lega dei Ticinesi di Giuliano Bignasca, il “Bossi” del cantone italiano: problemi di pianificazione, scrivono i leghisti, e “presunta violazione della Lex Koller”, la legge che limita il possesso di beni da parte di stranieri in territorio elvetico.
Quale che sia la vera ragione del fallimento, l’aspetto – per ora – più interessante della vicenda è la presenza nel consiglio di amministrazione del “Nuovo Istituto di Istruzione” di un personaggio noto alle cronache italiane: Paolo Del Bue, già fedelissimo di Berlusconi presso la Banca Arner, la banca svizzera preferita dal premier.
Dai conti della Arner sarebbero passati i pagamenti per le ville del premier ad Antigua e le transazioni relative alle società offshore Century One e Universal One, le stesse su cui ha mentito David Mills. Century e Universal erano gestite con procura dallo stesso Del Bue che, imputato per riciclaggio nella vicenda dei fondi neri per i diritti televisivi Mediaset, si è sempre rifiutato di parlare.
E proprio dalla Arner, grazie agli offici del solito Del Bue, sarebbero arrivati i fondi per acquistare l’Albergo Golf Magliasina, che, nei sogni di Preziosi, doveva diventare una scuola. Ma l’Istituto, molto probabilmente, non aprirà mai i battenti.