Caro Matteo Renzi,
scusi se utilizzo un metodo alquanto vecchio e consumato, la lettera aperta, per comunicare ciò che penso a uno come lei che, dipinto ad arte dai teatranti mediatici unificati, passa per il nuovo che avanza, la speranza per un futuro in cui la sinistra potrà risollevarsi grazie alla linfa vitale di dirigenti freschi e innovativi…
Ora, è indubbio che uno che fa il Sindaco di una città importante come Firenze a 35 anni, nel panorama di dinosauri della politica italiana, risulti anagraficamente giovane e all’avanguardia…
E’ chiaro poi che se a questo aggiungiamo una certa scioltezza nel linguaggio, la capacità di stare tra la gente e di “bucare” il video come si usa dire, il gioco è fatto.
Quello che trovo assurdo, almeno da chi dovrebbe fare questo di mestiere (i giornalisti) è non avere alcuna serietà professionale nel raccontare chi è lei, da dove viene, da quanto tempo fa politica.
Basterebbe una semplice ricerca in rete per accorgersi che, in realtà, tanto nuovo non è, considerato che già 11 anni fa faceva il segretario provinciale (a Firenze) del Partito Popolare, che nel 2001 divenne coordinatore della Margherita fiorentina e che nel 2004 ricoprì il suo primo, importante, ruolo istituzionale, diventando Presidente della Provincia di Firenze.
Tutte cose legittime, beninteso, ma che ci parlano di una realtà leggermente diversa da quella che si è (o le hanno) vestito addosso…
Se le scrivo però non è per questo, e nemmeno per rimarcare che da Presidente della Provincia fece approvare un piano provinciale dei rifiuti che, in buona sostanza, praticava l’incenerimento degli stessi (sa che grande discontinuità con il passato…).
Se le scrivo è per l’annuncio fatto dalle telecamere di Matrix, per cui starebbe per varare un Piano di gestione del territorio a crescita zero…
Caro Renzi, ma mi faccia il piacere…!!!
Una panzana così grossa neanche a lei è concessa. E’ come se Paperone annunciasse di svuotare il deposito per dare tutto in beneficienza, oppure come se Bin Laden si convertisse al pacifismo…
Sabato scorso, in occasione della seconda assemblea nazionale della campagna “Stop al consumo di territorio” alcuni suoi concittadini denunciavano gli scempi ambientali della città da Lei governata: colate di cemento ad ogni angolo, outlet, centri commerciali, quartieri dormitorio, capannoni…
L’esatto contrario di quanto andava sostenendo col sorriso sulla faccia e (forse) il fondotinta sulle guance nel grande circo truccato della politica in tv.
Lasci queste cose a chi da anni pratica lo stop al consumo di territorio, i rifiuti zero, la mobilità sostenibile, l’efficienza energetica. Non chiediamo a Lei e ai suoi colleghi “più grandi” di capire cosa stiamo cercando di fare (e cioè costruire un nuovo paradigma culturale e un diverso modello di società, basati su sobrietà e buon senso, integrazione e qualità della vita) ma almeno smettetela di fingere di imitarci.
Piantatela con questi finti annunci e questi slogan vuoti, evitate di raccontarci storielle sulla partecipazione e la tutela ambientale, l’inclusione sociale e l’efficienza: fate il vostro gioco, se ancora ne siete capaci!