In carcere è finiota l'intera squadra di polizia giudiziario del commissariato. Per loro le accuse vanno dal peculato all'abuso d'ufficio fino alla detenzione di stupefacente
Otto agenti, tutti in servizio nella squadra di Polizia giudiziaria del commissariato di Secondigliano a Napoli, sono stati arrestati dagli agenti della Squadra Mobile della Questura. Nei loro confronti l’accusa di traffico di droga. Le ordinanze di custodia cautelare emesse per questa inchiesta sono in totale 17.
Gli arresti riguardano due filoni d’indagini che però, “presentano stretti profili di connessione”, come si legge in una nota firmata dall’aggiunto Giovanni Melillo e dal procuratore Giovandomenico Lepore. Nel primo filone, sono 9 gli arresti eseguiti, di cui tre a carico di donne e per due degli indagati con il beneficio dei domiciliari; alcuni degli arrestati hanno precedenti specifici, altri sono incensurati e l’accusa eè quella di traffico di droga. Il gruppo comprende i fornitori e i soggetti che immettevano droga sulle “piazze” di Villaricca e Frattamaggiore, grossi centri a ridosso del capoluogo campano. Contestualmente alal notifica degli arresti, sono stati eseguiti anche provvediemnti di sequestro beni.
L’altro filone investigativo coinvolge in pratica tutta la squadra di polizia giudiziaria di Secondigliano, quartiere a Nord di Napoli. Nei confronti degli 8 poliziotti, in servizio presso il commissariato, sono contestati i reati di falso in atto pubblico, peculato e detenzione illecita di stupefacenti. Le indagini sono partite da un arresto in flagranza e sono state condotte anche con intercettazioni telefoniche e ambientali, suffragate poi da dichiarazioni di alcuni degli arrestati anche autoaccusatorie.
Almeno in tre distinti episodi, connessi a operazioni con arresti, la squadra di polizia giudiziaria si è appropriata di denaro, complessivamente 15mila euro, e di droga, circa mezzo chilo. I poliziotti avrebbero usato questo denaro e questo stupefacente per “ricompensare” i loro confidenti. L’appropriazione indebita avveniva sotto gli occhi degli arrestati, indotti anche a firmare falsi verbali di sequestro. Anche trascrizioni di intercettazioni ambientali venivano “depurate” di riferimenti compromettenti. Altre persone sono indagate nell’ambito di questo filone. Tra gli arrestati vi sono anche sottoufficiali.
Dopo la notizia il Siulp di Napoli ha espresso fiducia nell’operato della magistratura. “Non esprimiamo giudizi nei confronti di nessuno – si legge in una nota del sindacato firmata dals egretario Enzo Annunziata – perché crediamo che sia compito della magistratura, di cui abbiamo piena e totale fiducia” , afferma il segretario del Siulp Enzo Annunziata.