Atto intimidatorio contro Jacopo Rizzo, vice sindaco e assessore all’Urbanistica del Comune di Gioia Tauro, e della sua famiglia. La sua azienda che si trova vicino a Melicucco, nelle primissime ore di oggi, è stata gravemente danneggiata da un rogo appiccato da ignoti. L’incendio ha determinato danni ingenti. A diffondere la notizia, stamani, il sindaco Renato Bellofiore e la maggioranza che, in un documento, esprimono “piena ed incondizionata solidarieta’” nei confronti del loro collega di Giunta. “Il Sindaco e l’Amministrazione gioiese – si legge in una nota – sono letteralmente sdegnati per il vile gesto, ormai il quarto dal loro insediamento ed il quinto dalla campagna elettorale, durante la quale la macchina dello stesso primo cittadino, allora competitore in lizza per la carica, è stata data alle fiamme e letteralmente distrutta. La Giunta Bellofiore e l’intera compagine di maggioranza, nello stringersi attorno al Vice sindaco ed alla sua famiglia, cosi’ duramente colpiti dall’atto odierno, auspicano che questo ennesimo, inqualificabile episodio sia da sprone per le tante persone per bene di questa Citta’, affinche’ si oppongano alla logica del malaffare e dei soprusi. Contestualmente – prosegue il comunicato – rinnovano a tutte le Istituzioni preposte la richiesta di un massiccio e concreto supporto e di costante vicinanza nell’azione di governo intrapresa, finalizzata ad un rinnovamento ed una rinascita della Citta’, a tutela dell’interesse generale”.
Il Sindaco ha reso noto di aver preso contatti con la Prefettura di Reggio Calabria e manifesta l’intenzione di portare il “caso Gioia Tauro” all’attenzione del Ministro Maroni, al quale, nei prossimi giorni, sarà inoltrata una richiesta di incontro. “E’ indispensabile, infatti, – dice – che lo Stato, attraverso i suoi vertici, assuma decisioni concrete rispetto al verificarsi di accadimenti del tenore di quello oggi subito dal Vice Sindaco Rizzo e dalla sua famiglia e gia’ patiti, negli ultimi cinque mesi, dagli altri amministratori gioiesi”.