“Il mio compito è evitare che Berlusconi sia sotto processo”, dice scherzando Niccolò Ghedini, deputato Pdl e legale di Silvio Berlusconi, intervenuto durante la festa nazionale del Pdl in corso a Milano. “Prima di raggiungere qualsiasi risultato bisogna evitare che il presidente del Consiglio sia sotto processo perché ogni volta le riforme vengono strumentalizzate dicendo che servono a lui”.
Tornano alla carica sulla riforma della giustizia Alfano e Ghedini che auspicano una modifica immediata e per legge costituzionale. Ghedini attacca la magistratura: “Non è tempo di trattare. La riforma della giustizia va fatta. Abbiamo una magistratura forte a cui non dispiacciono i processi a Berlusconi. La magistratura e’ l’unico potere che si autogiudica. E’ un sistema fuori controllo. Il nostro obiettivo e’ riequilibrare il potere e si può solo con una riforma costituzionale”.

E’ un attacco diretto al Csm quello di Ghedini: “I magistrati vogliono mantenere il loro potere. Il Csm apre pratiche a tutela dei colleghi solo quando Berlusconi osa criticare i magistrati “.

Il ministro della Giustizia Angelino Alfano, intervistato sul palco della manifestazione dal direttore del Tg1 Augusto Minzolini, ha condannato “la vergogna delle fughe di notizie” che appaiono sui giornali.  “Oltre a separare la carriera dei pm e dei giudici – ha detto Alfano – bisognerebbe anche separare le carriere tra alcuni pm e alcuni giornalisti, altrimenti non se ne viene fuori”.
Anche secondo il ministro della Giustizia la riforma costituzionale della magistratura è una delle priorità del governo: “Questa riforma deve avere un obbiettivo chiaro: la parità tra accusa e difesa. Il giudice – ha detto Alfano – deve essere equidistante da accusa e difesa e invece nel nostro sistema processuale pm e giudici fanno lo stesso concorso, frequentano lo stesso ufficio, magari se sono uomo e donna si fidanzano e poi il giorno dopo in tribunale fingono di darsi del lei”.
Minzolini ha poi lamentato che: ”In Rai la cultura prevalente è a sinistra, basta vedere Annozero. Se hai quella linea puoi dire molto di più di quello che ho detto io. Se hai una posizione diversa non è consentito. Io – continua Minzolini – non voglio prevaricare e non voglio essere prevaricato”.

Segue immediatamente la replica del segretario dell’Usigrai, Carlo Verna: “I fatti che Minzolini non racconta non sono di destra o di sinistra, sono fatti e raccontarli è semplicemente giornalismo. I commenti invece sono sempre di parte. Credo che le affermazioni fatte dal direttore del Tg1 ad una festa di partito, quello del quale chi lo accusa ritiene faccia direttamente gli interessi in ogni scelta di scaletta, è solo la conferma di quanto siano fondate le critiche”.

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