“Cosa costa sognare? Qui nasce un sogno siamo noi i veri rivoluzionari, i media parlano del nulla ieri i tg hanno detto che eravamo 3500 per loro forse tutti quelli sulla collina erano sagome. Noi siamo vivi loro sono morti il comunismo è morto perché lo hanno applicato male il capitalismo che si basa sul pil è morto di fatto perché non prevede la democrazia ne abbiamo pieni i coglioni del capitalismo…scusate ho detto una parolaccia…” applausi a sole aperto per Beppe Grillo che parla dal palco agitando le mani al cielo. E’ un fiume in piena. La protesta ha rotto gli argini e invade lo spazio della rappresentanza politica. “Vorrei sapere: cosa abbiamo da perdere?”. “Niente, nienteeeeee” urlano dal prato distesi sulle coperte con i colori della pace. Giovani sì, tanti e diversi: capelli rasta, jeans che lasciano scoprire sedere, braccia tatuate e facce pulite, occhiali e iPad in mano.

Tante le età che si confondono, si contaminano: mamme con i bimbi nonne, nonni che arrivano in bicicletta, si dicono delusi della politica pedalano incuriositi alla ricerca di qualcosa. “Ci negano il diritto all’acqua all’aria, il lavoro è partigiano chi parte al mattino non sa se tornerà a casa, le chiamano morti bianche ma sono uccisioni nere…siamo vivi siamo vivi non siamo né di destra né di sinistra noi siamo sopra …le centrali nucleari le dovranno fare con l’esercito e se loro metteranno il loro noi metteremo il nostro….Loro la politica la fanno con i soldi e la politica con i soldi diventa merda noi la facciamo con il cuore il cervello e le idee…andate a lavorare cominciate a fare questa esperienza straordinaria”. Parole che annunciano l’invito a diventare costruttori attivi di quel sogno che non costa nulla nutrire ma che racchiude il vero e solo cambiamento: “Io non sono un capobastone non sono il vostro leader organizzatevi fate le liste, lo Stato sono i cittadini entrate nei comuni nelle regioni nelle province no perché le vogliamo abolire…” Grillo risponde a chi continua a chiedergli con chi si alleerà il Movimento 5 stelle: “Faremo anche tre alleanze al giorno ma solo con i comitati dei cittadini che parlano di cose concrete, basta con i partiti… Il nostro movimento non ha sedi non ha segreterie è nato il 4 ottobre del 2009 giorno di San Francesco che chiamavano il ‘pazzo di Dio’ noi siamo pazzi della democrazia.Vivi…vivi…vivi Qui tra l’erba ancora bagnata i sorrisi la gioia le delusioni la rabbia e la speranza si sente odore di politica, quella vera che parte dal basso e connette i cuori”.

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