Con 342 sì, 275 no, 3 astenuti e 10 assenti a favore il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha incassato la fiducia alla Camera. Determinanti dunque i deputati di Mpa e Fli, di questi solo Aurelio Misiti e Fabio Granata hanno votato no. Come Mirko Tremaglia. Domani alle 9.30 il passaggio a Palazzo Madama, ma il voto di oggi è stato analizzato come punto di debolezza del premier anche dall’alleato Umberto Bossi. “I numeri sono limitati, la strada è stretta” ha commentato il leader della Lega Nord. E il ministro delll’Interno, il leghista Roberto Maroni, commentando il risultato del voto con alcuni parlamentari, ha detto che a marzo si andrà a elezioni anticipate. Maroni è stato captato dalle telecamere del tg La7. “Secondo me a marzo si vota”, ha detto.
Sul dato politico si è invece espresso Carmelo Briguglio di Fli. “Il presidente del Consiglio ha dovuto prendere atto in aula che il gruppo di Futuro e Libertà c’è, si è conquistato il suo spazio e ha creato un’intesa politica e programmatica con l’Mpa di Raffaele Lombardo, essenziale per l’esistenza stessa della maggioranza di governo. Il risultato del voto ha detto agli italiani che senza Futuro e Libertà non ci sarebbe più questo governo”, ha detto il deputato di Futuro e Libertà. “La politica ha battuto lo shopping di parlamentari e il tentativo di cambio della maggioranza. Berlusconi ne tenga conto e si impegni davvero ad assicurare coerenza tra le parole che ha pronunciato oggi e i fatti che dovranno seguire nei prossimi giorni”, ha aggiunto Briguglio.
Anche l’Mpa definisce il proprio ruolo determinante. “Basta guardare i resoconti della Camera per rendersi conto che i deputati del Mpa hanno partecipato al voto risultando determinanti insieme ai parlamentari di Futuro e Libertà per la maggioranza”, si legge in una nota diffusa al termine del voto, smentendo anche che i deputati del Mpa non abbiano risposto alla chiama.