Il comitato era capace di organizzare tutto. Piazzava medicinali fuori dai protocolli grazie alle imprese farmaceutiche «amiche», si avvaleva di fondi universitari per finanziare la sua opera e organizzava perfino eventi che passavano da società altisonanti. Insomma, accadeva di tutto e di più tra Firenze e il resto d’Italia. Del resto avere a capo dell’organizzazione il professore Torello Lotti era, a detta degli inquirenti, più che una garanzia. Ma da stamani il direttore del centro interuniversitario di dermatologia biologica e psicosomatica, il «barone» che ricopre diverse cariche (compresa la presidenza della Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse), è stato arrestato dai carabinieri del Nas di Firenze. È accusato di associazione a delinquere, corruzione, truffa ai danni dello Stato e falso. Oltre a Lotti, ai domiciliari sono finiti Patrizia Cecchi, 52 anni, segretaria amministrativa del Centro interuniversitario di dermatologia biologica e psicosomatica dell’Università di Firenze, diretto da Lotti; Michela Troiano, 30 anni, specializzando in dermatologia e venereologia, ritenuta braccio destro di Lotti nel centro Psocare di Firenze, diretto dallo stesso Lotti; Stefan Coccoloni, 30 anni, Leonardo Fronticelli, 33, e Corrado Trevisan, 59 anni, rappresentanti di una società organizzatrice di congressi e eventi per il lancio di prodotti e legati a Lotti anche in altri ambiti professionali.
I carabinieri, in questi mesi di indagini, lo hanno sentito sentire al telefono dire più volte «affare fatto» ogni volta che si chiudeva un accordo. E gli accordi erano milionari dato che i medici — secondo l’accusa — hanno percepito «illeciti compensi stimati nell’ordine di circa 2 milioni di euro, gran parte dei quali fatti transitare sui bilanci di società di copertura, in cambio di prescrizioni e somministrazioni arbitrarie a centinaia di pazienti in cura per diffuse patologie croniche di specialità medicinali prodotte dalle aziende corruttrici, che realizzavano maggiori profitti derivanti dal conseguente incremento della diffusione dei farmaci». Tredici le persone che non possono esercitare l’attività imprenditoriali per due mesi: sono persone legate a diverse case farmaceutiche, fra cui Abbott, Jansseen Cilag, Wyeth Lederle, Schering Plough, Novartis, Morgan Pharma, Almirall.
di Nando Martelloni
LA PRECISAZIONE DEL LEGALE: “TORELLO LOTTI E’ STATO SCARCERATO E ASSOLTO”
Riceviamo e pubblichiamo dal legale del professor Torello Lotti la seguente precisazione: “Gli arresti domiciliari del prof. Lotti vennero revocati dopo un mese. Inoltre ci preme segnalare che la vicenda del prof. Lotti si è risolta con assoluzione per il reato di associazione a delinquere perché ‘il fatto non sussiste’ (Cfr. Motivazioni Sentenza Lotti 3-2-2012 G. Rocchi)”.
Aggiornato dalla redazione web il 7 maggio 2013