“Allo stato non risulta depositata nessuna richiesta in tal senso”. Questo è il mesaggio giunto a metà pomeriggio dal Consiglio Superiore della Magistratura. Una smentita prudenziale alla notizia diramata in mattinata. “In base al regolamento consiliare, l’apertura delle pratiche deve essere richiesta formalmente al Comitato di presidenza che delibera in merito alla relativa autorizzazione”, precisa la nota.
Sabato mattina il presidente del Csm, Guido Calvi, aveva annuciato che la prima commissione del Csm discuterà lunedì prossimo delle dichiarazioni del premier Silvio Berlusconi secondo cui ci sarebbe un’associazione per delinquere nella magistratura per valutare un intervento a tutela dei giudici.
“Il nostro regolamento consente a fronte di dichiarazioni particolarmente gravi di aprire una pratica a tutela quando sia in discussione il controllo della giurisdizione – afferma Calvi -. Quelle del premier sono solo dichiarazioni volgari o qualcos’altro? A me pare che il presidente del Consiglio abbia rivolto alla magistratura un’accusa molto forte, addirittura parlando di un reato, l’associazione per delinquere e paventando l’istituzione di una commissione parlamentare di inchiesta. Tutto questo consente di affermare che queste dichiarazioni siano lesive per la magistratura”. Il presidente Calvi non ha dubbi sul fatto che ci siano gli estremi per un intervento del Csm.