Patrizia Antonicelli, dopo aver investito e lavorato duro in Italia & nel mondo prima abbandonare il bel paesino disgustata q.b. – quanto basta per andare a rifugiarsi nel New Mexico, in un commento sul mio blog privato, argomenta: “La svolta peggiore ci viene dal cambiamento climatico, una distruzione totale dalle cui ceneri potremmo forse rinascere tra qualche decennio o ci vorranno secoli?”.
“Secondo il New York Times – prosegue Patrizia – la più grande colonia cinese europea è a Prato! Delinquenti del mondo unitevi! Chi li tiene i cinesi? La forza di oggi è nelle mani delle gang galattiche, forti, spregiudicate, ammanicate, ricche, avide. Nel contesto globale l’Italia è marginale anche in questo. E chi se ne frega di Mastella & Company?! Insomma, è un bel casino, sono pessimista ma non perdo la speranza, ben sapendo che non sarò io a far saltar fuori con un pensiero utile”.
Cupio Meridio, in un suo commento al il mio blog sul Foglio Nelle o dalla fogne?, a proposito dei miasmi italiotti, verga: “L’odore di fogna viene da lontano, magari non tanto in senso di spazio ma nel senso del tempo. E’un marciume antico, con radici profonde, un male mai perfettamente eradicato che spesso nella [nostra] storia rispunta fuori. E’il frutto di una cultura bassa, oscura, che ha prevalso sui buoni propositi e sulla parte buona e sana. La società italiana ha deciso che non vale la pena sbattersi troppo, meglio prendere le scorciatoie. Corrompere, rubare, approfittarsi. Perché la vita è troppo breve per sacrificarsi e lottare e lavorare. Meglio gettarsi nella bolgia e fare i furbi, giocarsela e fottere il prossimo e le prossime generazioni. Tanto poi chi vivrà pagherà. Stiamo mangiando i nostri figli e ci sembra di fare bene. Ma prima o poi il conto arriverà”.
Patrizia ha fondato una multinazionale, ne ha diretta una seconda e ha aperto una nuova attività in USA. Invece di Mr Cupio, probabilmente celato dietro un nick name, non so nulla, pur apprezzando la sua sintesi accorata sulla situazione in cui noi italiotti versiamo. Patrizia che ha una visione più globale – dissoluzione ambientale, etica & morale come nel caso dei cartelli che dominano parti crescenti del mondo, come la Colombia, il Messico per non dire di Paesi dediti al malaffare dei Putin, Gheddafi e via discorrendo – ci riporta allo stallo in cui si trova il pianeta. Cupio, che nel bel paesino cerca di sopravvivere alla peggio come tutti noi, denuncia lo zoccolo duro della sempiterna Italiotta profonda, ignorante & codina ma storicamente imbrogliona, che riemerge puntuale come la Roma del motto Francia o Spagna purché se magna, anche se stavolta, come conclude Cupio, ci stiamo mangiando i nostri figli.
Patrizia – stralunata dalla presenza della colonia cinese che, in mancanza di un serio giornalismo d’inchiesta, a sentir solo i pratesi, pare proprio che codesti chinese people si siano comprati la città di Malaparte – forse non sa ancora che il nostro così/detto premier: “Non è uno dei tentacoli della piovra, ma la testa che controlla tutto” – dichiara l’onorevole Antonio di Pietro al parlamento. Un parla/mento dominato dalla “mignottocrazia” – rincara l’onorevole Paolo Guzzanti. Ma prima o poi, il conto di questa situazione arriverà, conclude speranzoso Cupio e dovrà tornare mi illudo forse anch’io. Visto & considerato che, se guardo oltre il mio naso, mi sfugge il chi, il come e il quando.
Se guardiamo al mondo genuflesso di fronte a una crisi forse peggiore di quella del ’29, se non altro perché allora, a parte la fisiologica f., di globalmente condiviso non c’era niente, la sensazione è che non ci sia entità o potere o chissà cos’altro in grado di fare qualunque cosa, sembrando che un qualunque controllo globale non pertenga ormai più a nessuno. Quel che invece emerge evidente è la mera riproposizione di un modello di sviluppo collassato. Esempio il rilancio dell’industria & dell’auto, entrambe obsolete. Lo stesso & benedetto Obama non trova di meglio che infilare miliardi di dollari per risollevare un’industria automobilista decotta & banche/rotte fraudolente. Qualche giorno fa, approfittando dell’opportunità di conversare con un banchiere svizzero in persona, alla mia domanda: ”Cosa è stato fatto per non ripetere i precedenti default”, ha risposto pari-pari: ”Nulla, assolutamente nulla perché si continua a immettere sul mercato prodotti finanziari dei quali nemmeno noi addetti conosciamo background, funzionamenti & rendimenti virtuali”.
Ridiscendendo nella peninsula mi imbatto nei perenni babbioni innamorati di sé medesimi nonché dei loro pensieri alacri, ma pur tuttavia & anche nei famosi ggiovani i quali, assopiti da giustificate & in/giustificate attenuanti, sembrando verosimilmente dediti a discoteche & sballi, non reagiscono a nulla e non si fanno avanti! Mentre concludo questo post mi perviene la mail dell’amico fiorentino Riccardo Boccacci, che mi mette di fronte alla realtà, dei dati: “… azzz a sei anni leggevi già WEBER ? e io che credevo di essere precoce a 14 anni nelle metamorfosi Kafkiane; sì, hai ragione bambolotto docet… docet anche la mia cam-puccetto escort cam cam girl…vedessi carina quando si traveste col panierino e io faccio il lupo cattivo sdraiato nel letto…a proposito dei blog lettori… oggi frustala-frustala ha raggiunto 16.531 visitatori… ecco dove vanno sia i giovani che i vecchi babbioni”. Punto
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