“Il mistero del cadavere scomparso”
Sul presunto attentato al direttore di Libero Maurice Le Beau Pierre – sapete che noi francesi dobbiamo proprio tradurre tutto – è stato abbastanza evidenziato cosa potrebbe essere il problemone. Sia dal blog Nonleggerlo che, forse in modo più cauto, dal giornale Il Fatto Quotidiano (i soliti comunisti di destra). Ma senza mai nominarlo. He daje, su: una truffa, un depistaggio, episodio di tensione pura (il mio compaesano Maurice Leblanc ¹ ha pure dovuto smentire in fretta e furia di essere l’autore della novella).
Nel frattempo ci sono voluti i messaggi di solidarietà per non diventare i mandanti morali. ‘Mandanti morali‘ che, guarda caso, erano in strada ieri a Roma: i viola, gli “amici di Spatuzza”.
Ha seguito Maroni, stigmatizzando i ‘delinqwwwenti’, la rete, internet. Sarà mica l’ultimo attentato, dice lui. A prendere alla lettera: suona come una vera minaccia, allorché B. sta per affrontare di nuovo la giustizia e rischia ancora (magari) molto.
L’anno scorso, intorno al 5 dicembre (No B Day “1”) c’era voluto un arresto mafioso per le ore 16 e 30, poco prima dell’inizio degli interventi sul palco (memorabile quello di Salvatore Borsellino). E c’era voluta pure pochi giorni dopo una statua volante – tra due depestaggi magari qualcuno ha avuto il tempo di ritrovarla? – e un bel Natale in simbiosi totale di sberle con nientemeno che il Papa (una matta gli saltò addosso, come l’anno prima, ma stavolta – tornata bella fresca – nessuno la fermò). Il 2010 iniziava fresco fresco.
I Re della cronaca
A dicembre 2009 la situazione era diventata pressoché insostenibile per Papi: Lodo Alfano, legittimo impedimento, Mills, Spatuzza, i fratelli Graviano… e mi dimenticherò qualche dettaglio, di quelli che magari non tanto fa in poche ore facevano cadere un governo ‘civilizzato’ (il “G” club) ma che oggi non fanno un baffo a nessuno. Questi presidenti – vedi Sarkozy e Berlusconi – sono ormai Re, e non puntano più ormai a fare la Storia ma bensì la Cronaca. Organizzare la tensione. O chi per loro.
Quest’anno, nel caso non fosse sufficiente aver scaricato Le Beau Pierre e Victor Fèltre – alziamo l’attenzione prima della tensione – per poi poche ore dopo consegnarci un agguato (?), episodio da cabaret che per non perdere il suo posto qualche giornalista si è visto costretto a chiamare “attentato”, è arrivata la consegna della battutaccia con bestemmia: culo, magistrati, tette, Vaticano.
Si vede che aver fatto uscire la storia Mora loves Corona non era bastato a riempire preventivamente il piccolo schermo di questo sabato sera in viola. Non bastava, ok, ma invitare il Vaticano al party nella stampa italiana è il vero colpo da maestro.
Insomma: il sabato sera, momento in cui i tg dovevano evocare il No B Day 2 – e chi sa, forse il suo perché – era blindatissimo.
Aspetta, arriva il dolce
Un altro inquietante segnale è arrivato negli ultimi giorni: il ritorno di Osama e della minaccia attentati. Il punto oggi non è più di sapere se è vivo, se esiste, se sia mai esistito ma cosa dicono i suoi messaggi, quando escono e come s’inseriscono nel panorama: il loro effetto.
Dopo vari annunci di ‘allerta rossa’ a livello di allarme terroristico in Francia (e pure in Italia, dicono), sbarca un messaggio – addirittura ‘ecologico’, alla Obama, sa, quello musulmano (e nero), registrato settimane fa ma consegnato adesso, poche ore prima di un doppio week-end di manifestazione d’importanza colossale in Francia e in Italia: massiccia oltralpe contro la riforma delle pensioni voluta da Sarkozy; in Italia contro B. con il ritorno dell’incubo Viola, il popolo che non lo vuole più. Ed erano verosimilmente circa un milione di persone l’anno scorso. Enorme, mica da sottovalutare stavolta.
Domanda, toccandoci parrecchio: chi più dei nostri due migliori atlantisti Sarkozy e Berlusconi, due presidenti alle prese con un momentaccio senza fine né, sembra, senza via di uscita, potrebbero beneficiare più di qualsiasi altra persona degli effetti di possibili futuri attentati – che sono all’Italia quello che la Tour Eiffel è alla Francia – o di un nuovo 11 settembre?
E di cosa ci parla da anni questo governo italiano sempre più leghizzato e amico di Bush-Putin-Ghedaffi, se non di rendere lo stato d’emergenza una quotidianità a livello della nazione, di gestione della libertà individuale, di stampa e di mercato? Non sarebbe un ottima soluzione a tanti se non tutti i problemi di B. (come di Nico)?
E qui oggi sono Fede, Belpietro e Feltri ad avere delle scorte?
Ma, noi, cosa diventiamo se i magistrati non ce la fanno a fermali?
Om
Ps. Curiosità o esempio: sabato sera, sul sito del rispettabile quotidiano La Stampa’ non era facile trovare l’argomento “No B Day 2”, anche se veramente era evidenziato, ma non negli articoli: in alto a destra, nella colonna multimedia. Roba da Internet insomma.
(1) Padre di Arsene Lupin (e allora, non avrei il diritto di far parlare i morti pure io?).