Al via a Londra i lavori di European Alternatives, un'associazione di giovani che collaborano alla stesura delle linee guida dell'Europa che verrà
A Londra, nella giornata inaugurale dell’associazione, si è parlato soprattutto di “democratizzazione dell’UE“, ovvero del bisogno di coinvolgere direttamente i cittadini nel processo di decision making delle istituzioni di Bruxelles.
A coordinare l’associazione c’è un giovane italiano, Lorenzo Marsili, 27 anni: “Nonostante con il Trattato di Lisbona l’UE abbia sempre più potere, non c’è ancora una vera partecipazione democratica dei suoi 500 milioni di cittadini”. Marsili tiene poi a precisare che European Alternatives non è affiliata ad alcun movimento o partito politico. Al contrario, la loro stella polare è la cultura: “La politica non deve ridursi soltanto a fare leggi. Trovare un modo migliore di vivere insieme è uno scopo nel quale l’arte e le scienze umane giocano un ruolo essenziale”.
I risultati di questi incontri verranno pubblicati e presentati ufficialmente in occasione del Festival Transeuropa nel maggio 2011 in tutte le città europee che vorranno aderire all’iniziativa.
In passato l’associazione si è distinta per iniziative a favore della libertà e del pluralismo dei media.
Il gruppo si è fatto notare anche per una petizione rivolta alla Commissione europea affinché difendesse i diritti dei cittadini rom dopo le espulsioni di massa da parte della Francia. Secondo Marsili, “Sia il problema dell’informazione in Italia che il caso dei rom a Parigi sono esempi di quel tipo di problematiche che non possono più essere affrontati solo livello nazionale. Al contrario richiedono un approccio integrato e transfrontaliero”.