Al via domani 8 ottobre a Cagliari la quarta edizione del Karel Music Expo, la vetrina della musica indipendente ideata e organizzata dalla cooperativa Vox Day.
Due serate (domani e sabato) con epicentro fra il Teatro Civico di Castello e la vicina Biblioteca Universitaria, dove sono allestiti i due palchi – uno “elettrico”, l’altro “acustico” – su cui si susseguiranno, alternativamente, i vari show case: al centro dei riflettori, un cast di gruppi e solisti in giusto equilibrio fra proposte locali, ospiti nazionali e internazionali.
Cinque i nomi in programma domani sera (venerdì 8) a partire dalle ore 20. Aprono la serie (sul palco acustico) i Chemical Marriage, formazione sarda attiva dal 2007 e vincitrice (l’anno dopo) dell’edizione numero quattordici di Sottosuoni (la rassegna-concorso per emergenti organizzata da Vox Day). Un suono variegato, un vero e proprio “matrimonio chimico”, quello della band di San Sperate, che riflette le diverse origini musicali dei suoi componenti, ovvero Giulio Muscas (voce), Marco Garau (chitarra), Andrea Schirru (tastiere, synth, effetti), Andrea Laconi (basso) e Giacomo Salis (batteria).
Dal palco acustico a quello elettrico che intorno alle 21 si accende dei suoni e dei colori degli Spaceships Are Cool, in arrivo dall’Inghilterra con le loro tute arancioni e una dichiarata passione per i film di Godzilla e la serie tv di Spazio 1999. Nati nel 2006 da un’idea del musicista elettronico Rob Maddison, suonano – secondo la loro stessa definizione – un mix di pop fantascientifico e folktronica retro, come suggerisce anche la presenza di strumenti come il theremin e l’omnichord nell’assortito “armamentario” con cui lo stesso leader (voce, chitarra e laptop), Rob Yunioshi (synth, melodica, stylophone), Helen Maddison (violino, theremin, omnichord), Johnny Cousins (basso) e Timothy Maddison (percussioni) si presentano a Cagliari.
Dall’altra isola britannica, l’Irlanda, sbarca poi Preachers Son, un sodalizio rock di base a Dublino, nato all’inizio dell’anno scorso intorno alla voce e alla chitarra di Brian Hogan e alla batteria e alla voce di “Miss Metronome” Emmaline Duffy-Fallon. I due, che citano fra le loro influenze David Bowie, Nick Cave, Johnny Cash e Scott Walker, arrivano al Karel Music Expo accompagnati da Tabby Callaghan alla chitarra e a una settimana esatta dall’uscita del loro primo album, “Love Life and Limb“, annunciata per venerdì prossimo (15 ottobre).
Il quarto show case della serata porta sul palco elettrico i Calibro 35, progetto nato dalla passione per le colonne sonore del cinema italiano degli anni Sessanta e Settanta, musiche che mescolano jazz, beat, funky e progressive rock con l’intento di reinterpretarle e riproporne suoni e atmosfere. Il primo disco, dedicato alle musiche di polizieschi e action thriller, si intitola proprio come il gruppo, “Calibro 35“. La formula funziona e piace, anche all’estero: una tournée negli Stati Uniti, l’estate dell’anno scorso, contribuisce a far ottenere al gruppo il premio MEI per il Miglior Tour Italiano 2009, mentre a febbraio esce il nuovo disco, “Ritornano quelli di…“, che offrirà titoli e spunti anche al concerto cagliaritano di Massimo Martellotta (chitarre), Enrico Gabrielli (tastiere e fiati), Luca Cavina (basso) e Fabio Rondanini (batteria).
Finale in crescendo con Wayne Hussey, uno dei protagonisti più attesi di questo quarto Karel Music Expo, al centro dei riflettori del Teatro Civico di Castello “en solitaire” intorno alle 23 per l’ultimo evento live della serata inaugurale della rassegna. Classe 1958, il cantante e chitarrista inglese (di Bristol) ha legato il proprio nome all’esperienza con i Dead Or Alive, con i Sisters Of Mercy, formazione peculiare della scena post-punk britannica nei primi anni Ottanta, e soprattutto con il gruppo The Mission che ha fondato nel 1986 (assieme a un altro ex Sisters Of Mercy, il bassista Craig Adams). Dopo oltre vent’anni di attività e una decina di ottimi album, tra febbraio e marzo del 2008 il gruppo si scioglie. Ma Wayne Hussey si è nel frattempo dedicato ad altri progetti e collaborazioni. Registrato in Brasile (dove vive da anni) due anni fa esce a suo nome l’album “Bare“, con versioni acustiche di successi suoi e dei Mission, oltre alle cover di brani come “With Or Without You” degli U2, “God Only Knows” dei Beach Boys e “A Night Like This” dei Cure.
Non solo musica nella fitta serata inaugurale del quarto Karel Music Expo. Preludio ai concerti, un incontro – alle 18:30 alla Biblioteca Universitaria – con Fabriano Fabbri, professore associato di Storia dell’Arte contemporanea all’Università di Bologna e autore di “Sesso arte rock’n’roll“, un saggio (del 2006) che esplora relazioni e rimandi fra avanguardie artistiche del Novecento e cultura di massa.
Si parla poi di sviluppo sostenibile, decrescita felice e strade alternative al nuclerare nella conferenza in programma alle 19:30 al Karel Club: all’incontro, moderato dal giornalista Gianni Zanata, partecipano Michele Saba, docente del Dipartimento di Fisica dell’Università di Cagliari, che interverrà sul tema dell’energia da fonti rinnovabili, Andrea Mameli, ricercatore e giornalista scientifico, che porrà invece l’accento sul risparmio energetico, e il geologo Paolo Usai: il nucleare, una tecnologia superata, il titolo del suo contributo.
Infine, subito dopo i concerti, ancora il nucleare al centro dell’attenzione con la proiezione de “L’eredità“, un’inchiesta realizzata dal giornalista Sigfrido Ranucci per la trasmissione televisiva Report (e contenuta nel DVD di Milena Gabanelli “Ecofollie. Per uno sviluppo (in)sostenibile”), che analizza in particolare il problema delle scorie radioattive e dello smaltimento dei rifiuti atomici.
Sabato (9 ottobre) la seconda e ultima serata del Karel Music Expo. Protagonisti, a partire dalle ore 20, i toscani Zen Circus, gli irlandesi Autumn Owls, la cantautrice inglese Rachel Taylor-Beales e l’americano Howe Gelb, mentre spetterà agli Charme de Caroline e a Joe Perrino il compito di rappresentare la scena isolana.
A precedere la musica dal vivo, un incontro con il giornalista musicale Enzo Gentile e il suo “Jimi santo subito!“, il recentissimo saggio in cui analizza il personaggio Jimi Hendrix e i motivi che ne hanno alimentato la leggenda. Contribuiranno a ricordare il grande chitarrista afroamericano, a quarant’anni esatti dalla scomparsa, anche la visione di rari filmati e l’esposizione di alcuni rarissimi dischi di Jimi Hendrix, picture discs, bootleg e altri preziosi vinili messi a disposizione per questa occasione dal collezionista cagliaritano Gino Scarpa.
Conferenze e incontri sono ad ingresso gratuito. Il biglietto per i concerti costa invece 12 euro in prevendita e 10 euro al botteghino del Teatro Civico di Castello.
Prevendite a:
Cagliari – Box Office, viale Regina Margherita 43 – tel.070 65 74 28;
Selargius – Expression Caffè, via Trieste 18 – tel. 070 23 44 019
Sassari – Messaggerie Sarde, piazza Castello 11 – tel. 079 23 00 28;
Sassari – Ticket Ok, via Tempio 65 – tel. 079 27 82 75;
Nuoro – Brillantina, corso Garibaldi 129 – tel. 0784 35 545;
online su www.vivaticket.it