"Pronti a un governo di transizione che cambi la legge elettorale. La seconda fase del berlusconismo è la più pericolosa". E sui dossier della stampa di destra aggiunge: "Io non ho paura, ma molti li temono"
L’intervento del segretario era il momento più atteso dell’Assemblea nazionale. Curiosità anche per la scelta della location, nel cuore della provincia del nord, dove l’asse Lega-Pdl va ben oltre il 60 per cento dei consensi. “Non e’ vero chesiamo stranieri al nord”, ha chiarito Bersani. “Abbiamo delle responsabilità ma il sogno e il progetto di Bossi e Berlusconi sono falliti. Il nord è stato tradito così come l’intera Italia è stata tradita”.
Secondo il segretario del Pd non è vero che il metodo di governo berlusconiano sia arrivato al capolinea: “Il secondo tempo di Berlusconi è la fase piu’ pericolosa. C’e’ una forza ideologica e mediatica, un conformismo difficile da superare. Qualcuno adesso comincia a lamentarsi e critica Berlusconi, ma allo stesso tempo dice ‘si’ pero’ anche il Pd…’: c’e’ un terzismo nobile, ma c’e’ anche quello di Don Abbondio e dei sepolcri imbiancati”. A proposito della forza mediatica del premier, non è mancato un riferimento ai dossieraggi dei giornali di proprietà del premier o a lui vicini: “Se ci siano dossier in giro non lo so, però c’è paura in giro; io no, ma c’è paura in giro, non solo a Roma”.
Un passaggio sul programma, con riferimenti all’immigrazione: “Non vogliamo essere buoni ma razionali. Un Paese che vuole crescere deve avere una quota di immigrati. Il fenomeno porta vantaggi ma anche discordie e problemi. Bisogna dividere equamente le due cose. Non è possibile – ha aggiunto – che i vantaggi vadano tutti da una parte e i disordini tutti alle fasce basse della popolazione. Se arriva un povero non è possibile che paghi un altro povero”. Poi di nuovo la situazione politica. “Oggi il governo e’ Berlusconi-Bossi-Cuffaro ce ne rendiamo conto?Bisogna costruire l’alternativa, ma – ha aggiunto – senza il Pd non si vince, quindi chi maltratta il Pd rifletta perché di nuovo rischia di tenersi Berlusconi. Senza di noi Berlusconi non va a casa”. Dunque, “il Pd discute con tutti ma non fa la salmeria di nessun. Non ci sta a tutti i prezzi con nessuno, perche’ Pd ha un suo progetto di Italia, pronto a discutere, ma non gli utili idioti di qualcos’altro”. Poi la promessa: “Avremo il fisico per esere il traino dell’alternativa”.