Oggi nuova puntata della Protezione civile italiana. “Sebbene la situazione di criticità dell’area archeologica di Pompei non sia di per sé riferibile a recenti calamità naturali, gli eventi eruttivi del 79 d.C. non ci permettono di escludere i presupposti per la dichiarazione dello stato d’emergenza”. Così Giacomo Aiello, consigliere giuridico della Protezione civile, per giustificare la dichiarazione dello stato d’emergenza e i due anni di gestione arbitraria dell’area archeologica di Pompei. Quando si dice la fantasia al potere… La Corte dei conti ha pronunciato l’illegittimità di quelle ordinanze; ma, per restare in Campania, sarebbe bastato il principe de Curtis, in arte Totò, il quale avrebbe liquidato l’arguto e “colto” Giacomo Aiello con il suo classico “Ma mi faccia il piacere!!!”.