La tragedia di questa mattina con i quattro alpini uccisi nei pressi di Ferah aggiorna il macabro bollettino dei morti italiani durante i sei anni della missione Onu
Con i quattro caduti di oggi, salgono a 33 i caduti italiani in Afghanistan. Ecco l’elenco delle vittime italiane a partire dal 2004, anno d’inizio della misisone Onu:
2004
3 ottobre: un mezzo su cui viaggiavano 5 soldati esce di strada uccidendo il caporal maggiore Giovanni Bruno, mentre altri quattro militari restano feriti.
2005
3 febbraio: un velivolo civile in volo da Herat a Kabul, precipitava a 60 Km sud est dalla capitale, in zona di montagna. Sul volo era presente il capitano di vascello Bruno Vianini effettivo al Comando Interforze Operazioni Forze Speciali, in servizio presso a Herat.
11 ottobre: a causa di un incidente mortale, perde la vita il caporal maggiore capo Michele Sanfilippo.
2006
5 maggio: a seguito dell’esplosione di un ordigno al passaggio di una pattuglia del contingente, perdevano la vita il capitano Manuel Fiorito e il maresciallo capo Luca Polsinelli
2 luglio: il colonnello Carlo Liguori perdeva la vita a seguito di un malore.
20 settembre: in un incidente stradale a Kabul, perse la vita il caporal maggiore Giuseppe Orlando.
26 settembre: a seguito dell’esplosione di un ordigno al passaggio di una pattuglia del Contingente, nel distretto di Chahar Asyab, circa 10 km a sud di Kabul, perdeva la vita il caporal maggiore capo scelto Giorgio Langella e successivamente, il caporal maggiore Vincenzo Cardella.
2007
24 settembre: ferito l’agente del Sismi Lorenzo D’Auria che morira’ il 4 ottobre per le ferite riportate durante la sua liberazione dai talebani.
24 novembre: un kamikaze si fa saltare in aria a Pagman, a 15 chilometri a ovest di Kabul uccidendo il maresciallo capo Daniele Paladini.
2008
13 febbraio: in un scontro a fuoco nella valle di Ezeebin nei pressi di Rudbar a circa 60 chilometri dalla capitale venne ucciso il maresciallo Giovanni Pezzullo.
21 settembre: il caporal maggiore Alessando Caroppo perdeva la vita per cause naturali.
2009
15 gennaio: il maresciallo Arnaldo Forcucci perdeva la vita per cause naturali.
14 luglio: per l’esplosione di un ordigno nei pressi di JGanjabad, a circa 40 km ad est di Farah, veniva ucciso il primo caporal maggiore Alessandro Di Lisio.
17 settembre: per l’esplosione di un’autobomba perdevano la vita sei militari dell’esercito: il capitano Antonio Fortunato, il sergente Maggiore Capo Roberto Valente, i caporal maggiore Massimiliano Randino, Matteo Mureddu, Giandomenico Pistonami e Davide Ricchiuto.
15 ottobre: per il ribaltamento del messo su cui viaggiava perdeva la vita il primo caporal maggiore Rosario Ponziano.
2010
26 febbraio: il consigliere diplomatico Pietro Antonio Colazzo resta ucciso in un attentati nell’area di Shahr-i-Naw.
17 maggio: lo scoppio di un ordigno a bordo strada uccide il sergente Massimiliano Ramadu’ e il primo caporal maggiore Luigi Pascazio.
23 giugno: il caporal maggiore scelto Francesco Saverio Positano muore cadendo dal proprio mezzo.
25 luglio: suicida un militare presso l’aeroporto di Kabul.
28 luglio: il maresciallo Mauro Gigli e il caporal maggiore capo Pierdavide De Cillis restano uccisi durante il disinnesco di un ordigno a Herat.
17 settembre ucciso il tenente Alessandro Romani a Bakwah mentre cercava di catturare un gruppo di insogenti che aveva appena piazzato un ordigno