Gli universitari avevano dato vita a un presidio antifascista davanti al liceo classico Umberto I, dove studiò Giovanni Falcone. “Noi colpevoli di avere fatto del volantinaggio contro Casa Pound”
Gli studenti avevano dato vita a un presidio antifascista davanti al liceo classico Umberto I, dove studiò Giovanni Falcone. I tre erano accusati di lesioni, resistenza a pubblico ufficiale e manifestazione non autorizzata.
Sabato la Digos era intervenuta su richiesta del preside, che temeva scontri davanti l’istituto durante il presidio della rete ‘Red block’. In realtà la tensione è salita tra i manifestanti e la polizia, a seguito della richiesta dei documenti ai ragazzi da parte degli agenti. Al rifiuto dei manifestanti è scoppiato il parapiglia. Oltre ai tre arrestati, la polizia ha denunciato altri tre ragazzi, tra cui un minorenne che sabato scorso sono stati trattenuti per quasi otto ore in Questura, e poi
“Vittime di soprusi”. A dirlo non sono gli studenti, ma un gruppo di avvocati di Palermo che hanno annunciato un “soccorso giudiziario” per la difesa dei tre studenti arrestati,. “E’ arrivato il momento – dice il penalista Armando Sorrentino – che la nostra categoria faccia la sua parte davanti a una situazione che, sul fronte dei diritti civili, sta diventando insostenibile”.