Si chiama Beautiful Lab, progetto di sky.it per spiegare agli spettatori la politica con animazioni digitali
Da oggi è online la prima puntata in cui, in soli 4 minuti, la redazione riassume 17 anni di rapporto fra Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini. A partire dal 1993, quando il tycoon Berlusconi annuncia a sorpresa che se fosse cittadino della Capitale, voterebbe Fini, allora segretario del Msi, per la carica di sindaco di Roma. Il racconto arriva fino ai giorni nostri attraversando undici governi e sei legislature, tutti caratterizzati da una serie di alleanze e rotture.
Beautiful LAB nasce dalla collaborazione fra la testata online del gruppo Sky con Effecinque, un’agenzia giornalistica specializzata in nuovi formati per l’informazione, e Tiwi invece che produce video virali usando la tecnica della stop motion unita alla grafica digitale.
Il progetto è partito da 15 giorni quando le due società si sono presentate da sky.it con un video in cui, grazie all’infografica animata, in soli sei minuti riassumevano la storia di Beautiful, la telenovela fra le più longeve della televisione con quasi 6000 puntate e 2840 ore di programmazione (Il video lo trovate qui).
A quel punto, come racconta la direttrice di sky.it Francesca Folda, alla redazione si è accesa la famosa lampadina. “La politica italiana, con le sue alleanze, i suoi sgambetti e le sue lune di miele, è autoreferenziale come una soap opera. E se provassimo a raccontarla con questa nuova forma di linguaggio?”.
La direttrice ci tiene però a specificare che le loro ricostruzioni sono fedeli ai fatti e sono frutto di una serrata ricerca d’archivio. “L’unico commento che ci siamo permessi di fare è la libertà di raccontare una storia nella sua interezza, dal principio alla fine, che poi è una fine sempre provvisoria”.
Insomma l’obiettivo è quello di dare agli internauti una visione d’insieme, destreggiandosi fra corsi e ricorsi storici.
La saga Berlusconi-Fini è solo il primo degli appuntamenti. “La prossima puntata sarà dedicata al centro-sinistra e poi – conclude Falda – vedremo. Ma non ci limiteremo alla politica. Vogliamo raccontare anche le storie di personaggi dello sport o del mondo dello spettacolo”.
Per il momento ciò che è certo è che la banda Mockridge ha trovato, anche sul web, un nuovo metro narrativo. E un modo di comunicare innovativo.