Il presidente americano in vista del voto di novembre punta a riconquistare le fasce giovanili dell'elettorato, diviso fra delusione e speranza. Con assemblee negli atenei, televisione e social media
Adesso, però, la stella obamiana sembra debole e distante. Dove è finito l’appoggio di chi studia o di chi si affaccia al mondo del lavoro? Secondo gli esperti del settore, una delle cause del declino di Obama sono le poche riforme della sua amministrazione. Guantanamo non è stata chiusa, gli omosessuali sono ancora discriminati nell’esercito e in Afghanistan si continua a morire senza una exit strategy credibile all’orizzonte.
Obama sta tentando di convincere i giovani che la strada del cambiamento – la parola che più ha ripetuto nella campagna del 2008 – è lunga e piena di ostacoli. Secondo il presidente però qualche passo avanti è già stato fatto. Ad esempio, la sua riforma sanitaria prevede che i giovani possano rimanere sotto la copertura dell’assicurazione dei genitori fino a 26 anni. Ma per riconquistare i più giovani, secondo gli analisti, Obama deve rispolverare l’immagine di sognatore “on the road”, lasciando nell’armadio i completi buoni per lo studio ovale ma non per le folle di ragazzi.
Ha provato a farlo in Wisconsin, parlando agli studenti dell’ateneo di Madison. Lo farà ancora, questa settimana, alla George Washington University, nella Capitale. Lo ha fatto anche con un’intervista a Rolling Stones, che gli ha dedicato la copertina e un lungo articolo in cui si parla di Partito democratico, calzini colorati e musica sull’iPod.
La Casa Bianca ha messo in piedi una strategia comunicativa che per arrivare ai giovani punta su tv e Internet. Giovedì il presidente sarà ospite di uno show televisivo trasmesso da tre diverse reti televisive: in primis MTV, ma anche Black Entertainment Television (BET) e Country Music Television (CMT). Ogni canale – tutti musicali ma con sfumature diverse – mette in campo i suoi conduttori. Il primo è Sway Calloway, rapper californiano che ha già intervistato leader politici (il repubblicano John McCain lo ha definito con ironia “il peggior giornalista che abbia conosciuto”). Ci sono poi due donne: April Woodard di BET e Katie Cook, esperta di musica country e unica bianca del trio.
Le domande arriveranno anche dal pubblico. E qui iniziano le polemiche, perché i ragazzi sono stati scelti con attenzione in base ad una candidatura che doveva avere foto e una “breve descrizione delle proprie opinioni politiche”. Per molti si tratta di una messinscena dove tutto è già stato deciso a tavolino. “Vogliamo solo avere il pubblico più ampio e variegato possibile – ribatte Kelly McAndrew di Viacom, la proprietaria di MTV – vogliamo punti diversi”. Gli interventi potranno arrivare da Twitter, che permette di scrivere brevi messaggi sul web. Saranno censurati? O il presidente affronterà le domande più insidiose? La risposta, alle 22 italiane di giovedì, sui siti internet: MTV.com, BET.com, CMT.com.
di Matteo Bosco Bortolaso