“Le liste elettorali, in occasione delle ultime elezioni amministrative erano ancora zeppe di persone impresentabili, non degne di rappresentare i cittadini.” Così si è espresso il presidente della commissione antimafia Beppe Pisanu.
Denuncia sacrosanta, ma perchè non viene fornita una pubblica lista dei nomi e dei cognomi, delle ragioni della loro impresentabilità e delle liste che hanno comunque deciso di “presentare gli impresentabili”?
Dal momento che Pisanu ha deciso di pronunciare parole così clamorose, perchè non andare sino in fondo nella ricerca della pulizia politica ed etica, della trasparenza e della verità. Una simile denuncia non può restare generica, perchè tocca le arterie della democrazia, getta una ulteriore ombra sul peso esercitato dalle mafie e dal malaffare nel condizionare lo stesso libero esercizio del voto. Per altro parole simili erano state dette e scritte da coraggiosi magistrati, da giornalisti che invece di fabbricare dossier e veleni si sono occupati dei fabbricanti di dossier e dei veleni, dei loro guadagni, dei loro protettori politici.
Contro costoro sono state scagliate parole di fuoco dal presidente del consiglio e dalla sua cricca di riferimento. Si sono pentiti? Avremo tra breve un Berlusconi in versione “giustizialista”, travestito da angelo del bene che scaccia dal tempio i ladri e le mele marce ?
La nostra impressione è che stia per accadere qualcosa di importante e di clamoroso proprio sul versante della cricca, forse i magistrati hanno trovato qualosa di ben più consistente di semplici sospetti sulla loggia P3 e sui traffici del post terremoto. Chi meglio della cricca lo sa? Chi meglio di loro sa che la teoria del complotto comunista sta per dissolversi come la classica neve al sole? Quando tutto sarà emerso non basteranno a salvarli neppure i comizi del capo, le sue tv e i pestaggi degli squadristi di famiglia.
La migliore conferma arriva proprio da Berlusconi. Per quale ragione, appena qualche giorno fa, ha sentito il bisogno di puntare i dito contro il partito, marcando le distanze tra il governo buono e il partito cattivo e inefficente? Il padre padrone del Pdl ha sempre usato la tecnica di bruciare i tempi e di anticipare gli eventi, soprattutto quando gli eventi si annunciano infausti per lui.
Se ancora non bastasse, vorremmo ricordare che, qualche settimana fa, intervistato dalla ministra Meloni, il vecchio mestierante si fece sfuggire la seguente frase: “In un partito ci possono sempre essere delle mele marce, dei mascalzoni, ma li abbiamo già cacciati..”. La ministra, forse per non mancare di rispetto all’ospite, non andò oltre, e imitando il direttore Minzolini, pensò bene di non chiedere l’elenco dei mascalzoni cacciati. Forse ora quell’elenco è pronto, forse Berlusconi lo conosce già o lo immagina, forse è pronto a sacrificare i più impresentabili e non ha che l’imbarazzo della scelta.
Il suo cuore batte per una sola persona, tutto il resto si può contrattare, se vi va provate a indovinare chi sia l’unico, vero, grande amico, quello da mettere in sicurezza sempre e comunque, di Silvio Berlusconi?