Sotto i palazzi del potere, a piazza Montecitorio a Roma, il grido è: “Noi la crisi non la paghiamo”. Centinaia di persone protestano contro i tagli di Tremonti e la riforma universitaria del ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini. La discussione, prevista per oggi, slitta a novembre ma il popolo della scuola e delle università non si ferma. Domani, a rinfoltire il presidio, arriveranno gli studenti degli istituti medi superiori. “Da dieci anni si va avanti tagliando i fondi”, dice un ricercatore della Sapienza a ilfattoquotidiano.it, rincara un collega: “Al massimo contratti da precario, rinnovabili una volta, e poi chissà che fine si farà”.
Servizio di Paolo Dimalio
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No Gelmini, la rabbia di studenti e ricercatori
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