Noto con disgusto che c’è un giornalista in Italia che ha una fissa: la ricerca dei mandanti morali.
Era già successo a dicembre dell’anno scorso quando un pazzo lanciò una statuetta in faccia al premier Berlusconi. In quell’occasione Sharlock Holmes Sallusti li individuò molto facilmente (“sono chiari” sentenziò):
– Marco Travaglio
– Michele Santoro
– Di Pietro
– la Sinistra in generale (?)
– il Piddì
– Casini
Pochi giorni fa un altro caso da risolvere: chi è il mandante morale dell’agguato a Belpietro?
Il direttore de il Giornale non ha resistito e dopo pochi minuti di ricerche ha individuato i responsabili indiretti del brutto accaduto: Antonio Di Pietro, protagonista di un intervento molto duro alla Camera contro il premier e il presidente della Camera Gianfranco Fini, colpevole di aver “fiancheggiato” il leader Idv.
Insomma, secondo l’autorevole pensiero di Sallusti, Fini e l’attentatore di Belpietro avevano lo stesso obiettivo, cacciare Belpietro da Libero, ma modalità diverse: il primo in maniera contrattuale il secondo in maniera fisica (“tutt’e due non vogliono Belpietro come direttore di Libero“).
Aspettiamo con ansia la confortante rassicurazione del buon Porro: quel buontempone di Sallusti stava solo scherzando (cit.)
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