Un energumeno serbo con più tatuaggi di Angelina Jolie è riuscito in un’impresa che nemmeno Angelina Jolie con le sue curve sarebbe stata in grado di compiere: impedire a milioni di maschi italiani di guardare una partita dell’Italia.
Il tizio ha guidato per mezz’ora le intemperanze di qualche decina di facinorosi facendo i suoi comodi nello stadio di Genova: ha tagliato la rete di protezione, lanciato lacrimogeni in campo sbeffeggiando le forze dell’ordine e i milioni di spettatori che lo stavano guardando in tv. Era così spudorato e strafottente che se non fosse stato per il passamontagna lo avrei scambiato per Berlusconi (che a causa del trapianto di capelli è costretto ad agire a viso scoperto).
Quando le forze dell’ordine sono entrate sul campo da gioco in assetto antisommossa si è temuto il peggio, ma non ci sono state conseguenze: la polizia non ha caricato i teppisti perché non erano studenti inermi che dormivano in una scuola.
Le condizioni per una bella manganellata di gruppo sembravano esserci tutte e anche la città era quella adatta ma qualcosa non tornava: avrebbero dovuto pestare criminali veri e proprio per questo motivo probabilmente non avrebbero ricevuto promozioni come accadde invece nel 2001.
E poi non avrebbero nemmeno potuto nascondere armi nella curva perché i serbi se le erano portate da casa. Insomma, non ne valeva la pena. Un dirigente della polizia avrebbe voluto portare in curva il prefabbricato di una scuola per far sentire gli agenti a loro agio e stimolarli alla carica ma il morale delle forze dell’ordine era troppo a terra.
Nel frattempo Fini cercava di entrare in sala stampa per monitorare la situazione ma non c’è riuscito a causa della folla che lasciava lo stadio inorridita dai congiuntivi di Beppe Dossena. Come abbiano fatto i serbi ad arrivare in Italia, ad entrare nello stadio con lacrimogeni e armi improprie e a non usarle immediatamente su Amedeo Goria resta un mistero.
Il capo teppista è stato arrestato dopo essersi nascosto nel vano motore dell’autobus che avrebbe dovuto riportare i tifosi serbi in patria: è stato costretto a nascondersi perché non ha avuto il tempo materiale di candidarsi alla Presidenza del Consiglio. Il ministro Maroni ha lodato il sangue freddo degli agenti che hanno pazientato evitando così una mega rissa inutile risparmiando energia e creatività per quelle che saranno eventualmente organizzate in vista delle prossime elezioni.
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