Sabato ho avuto il privilegio di parlare alla manifestazione della Fiom. Ecco la trascrizione dell’intervento con il video.
Porto il saluto, anzi il ringraziamento, di Andrea Camilleri, Margherita Hack, don Andrea Gallo e delle decine di migliaia di cittadini che attraverso il sito di “MicroMega” e di “Il Fatto quotidiano” hanno firmato il nostro appello intitolato “Fuori Berlusconi, realizziamo la Costituzione!”.
Da giorni è in corso un bombardamento mediatico che ripete che voi metalmeccanici Fiom siete isolati, siete estremisti, addirittura che siete violenti e squadristi. Luride menzogne delle televisioni asservite al regime di Berlusconi. A queste menzogne questa piazza, grandiosa, pacifica e carica di passione civile, è la migliore e definitiva risposta.
Se dopo due ore di interventi, una parte del corteo deve ancora patire, vuol dire che questa non è la più grande manifestazione dei metalmeccanici ma della storia d’Italia.
C’è la crisi e perciò Marchionne e Marcegaglia dicono che siete voi a dover fare sacrifici. Evidentemente pensano che lavorare quaranta ore alla settimana alla catena di montaggio, con 120 ore di straordinari all’anno, per poco più di mille euro al mese sia una vita beata. In televisione abbiamo visto lavoratori che dovevano realizzare 120 imballaggi all’ora, uno ogni trenta secondi, per otto ore al giorno, una vita massacrante, ma il padrone ha preteso che aumentassero i ritmi, uno ogni venti secondi, e chi è entrato in sciopero è stato licenziato.
Negli anni cinquanta l’amministratore delegato della Fiat, ingegner Valletta, guadagnava 20 volte più di un operaio. Oggi Marchionne guadagna quasi 500 volte più di un operaio, senza contare i bonus: guadagna in un mese quello che ciascuno di voi guadagna in quarant’anni di lavoro.
E questi signori della Confindustria hanno il coraggio di chiedere nuovi sacrifici a voi! Con quale faccia, mi chiedo.
I sacrifici li chiedano ai profittatori che hanno portato milioni di euro all’estero, e che il governo di Berlusconi ha premiato con lo scudo fiscale, li chiedano agli avvoltoi della corruzione, che costa ai cittadini onesti 70 milioni di euro ogni anno, li chiedano ai grandi evasori, che ogni anno rubano 150 milioni dalle vostre tasche, perché voi le tasse le pagate.
Basterebbe una politica di LEGALITA’, per risolvere più della metà delle ingiustizie sociali e dei problemi economici del paese. Ma la parola legalità ha su Berlusconi lo stesso effetto che ha l’aglio sui vampiri.
La verità è che il regime di Berlusconi e di Marchionne vuole cancellare due secoli di lotte sindacali e democratiche, e portare le condizioni del lavoratore a livello della Cina o bene che vada della Serbia.
Dicono che siete isolati, ma oggi qui con voi c’è tutta l’Italia che lotta. Dagli insegnanti precari alle operaie tessili dell’Omsa, dai terremotati dell’Aquila agli studenti dell’Onda, dai movimenti antimafia a quelli per l’acqua pubblica.
Dicono che sapete dire solo no. Ma queste lotte sono già un programma di governo!
Moderno non è chi calpesta i diritti dei lavoratori. Moderno non è un politicante come il ministro Sacconi.
Moderni siete voi, moderna è questa vostra Italia che chiede “giustizia e libertà”. La nostra Costituzione, nata dalla Resistenza, dice all’articolo uno che siamo una “Repubblica democratica fondata sul lavoro”. Sul lavoro, non sui ladri che il governo protegge. Sul lavoro, non sulle cricche del regime! Sul lavoro, non sulla corruzione. Sul lavoro non su Berlusconi.
Berlusconi ha dichiarato guerra alla Costituzione. Vuole imporre il suo totalitarismo proprietario. Vuole magistrati asserviti, vuole un plebiscito per realizzare il suo modello, a metà tra la Russia di Putin e la Libia di Gheddafi.
Voi siete l’Italia civile che dice qui il suo incrollabile ORA BASTA!
Voi siete l’Italia che non ha ancora la sua rappresentanza politica e deve costruirsela al più presto. I dirigenti di partito che hanno disertato questa piazza hanno fatto il più grande errore della loro vita, oltre che un bel regalo a Berlusconi e a Marchionne.
Voi siete l’Italia che deve governare, per ricostruire un paese che il regime di Berlusconi ha ridotto a macerie; macerie morali, culturali, sociali, economiche, istituzionali. Voi siete la speranza. Grazie a voi oggi, davvero, “l’Italia s’è desta”.
Grazie Fiom!