Guerra in Afghanistan: riassunto delle puntate precedenti. 9 anni fa inizia la guerra in Afghanistan.
Dopo la tragedia delle Torri Gemelle, l’idea più sensata sembra quella di iniziare un’altra guerra. Bush, ex alcolista, sostiene: “Me l’ha ordinato Dio”. Poi specifica: “E’ stato Bacco”.
Dopo l’attentato alle Torri, l’obbiettivo primario è trovare Bin Laden.
Perché la guerra proprio in Afghanistan? Perché risulta che nel ’98 Bin Laden avesse la residenza lì. E perché i suoi video sono girati nelle grotte. E l’Afghanistan è pieno di grotte. (Se girava i video in una delle sue ville in piscina, bombardavano l’Acquafan).
Seguono anni di caccia all’uomo. Nei tg nemmeno mezzo servizio viene dedicato ai soldati o ai civili, ma in compenso Bin Laden diventa una celebrità televisiva. Riempe la televisione con i suoi video sempre con la solita ambientazione: la grotta, il kalashnikov e lui che si lamenta degli occidentali: “La Cia non mi ha versato i contributi!!!!”
La guerra in Afghanistan resta nell’ombra, Bin Laden è una star. Immediatamente spuntano parenti di ogni risma che rilasciano dichiarazioni, interviste, partecipano a quiz. Una nipote di Bin Laden appare su Playboy. Nella versione occidentale nuda. In quella afghana coperta da pietre.
Spuntano anche le ex fidanzate. Gli italiani arrivano vicinissimi al covo dello sceicco. Poi il camper di Stranamore sbaglia strada e finisce in un dirupo nel Kandahar.
Ma gli anni passano. Le perdite sul terreno dei militari sono notevoli. Così le vittime civili delle “bombe intelligenti”. Su Bin Laden girano varie voci: è morto, sta male, è malato. In realtà nessuno riesce a comprendere perché, all’apice della celebrità, ha smesso di fare video. Ora fa solo messaggi audio. Il Pentagono capisce che è definitivamente fuori gioco perché girano voci di una sua partecipazione al prossimo capitolo di “Manuale d’Amore”.
(E’ davvero morto? Esperti negano questa ipotesi. Quando muore una celebrità il mercato viene invaso dalle opere postume. Possibile che non sia uscito nemmeno un duetto con Zucchero?!?!?!)
In compenso, calato l’interesse per Bin Laden, il nuovo obbiettivo della guerra diventano i talebani. Solo che, mentre pochi giorni fa altri 4 soldati morivano per la “lotta ai talebani”, Karzai in diretta tv diceva “Ci stiamo mettendo d’accordo con i talebani”. Dopo queste dichiarazioni Karzai ogni notte si sogna soldati che urlano: “Potevate dircelo prima!!!!”. Il suo psichiatra, disperato, gli ha prescritto tanto shopping.
Chiuso il sipario anche sui talebani nemici, la guerra in Afghanistan cambia di nuovo obbiettivo. L’ha detto Frattini giorni fa in un’intervista “Lavoriamo per ridare il paese agli afghani”. Come no?!? Con delle foto di com’era 10 anni fa e tanto Super Attak.
La ricostruzione del paese, infatti, va a rilento. Ma la P3 sta addestrando istruttori per velocizzare le tangenti sugli appalti.
Il Governo Italiano, inoltre, sta organizzando un master sulla giustizia a Kabul. Grazie a questo gli avvocati di Karzai, han già pronte 5 leggi ad personam per salvare il loro premier.
E mentre ci accingiamo a restituire il paese agli afgani, il dibattito si sposta sulla sicurezza dei nostri soldati. “I nostri ragazzi avranno qualsiasi strumento utile per la loro sicurezza” ha detto il Ministro della Difesa. La Russa vorrebbe inviare Amx capaci di sganciare bombe nelle situazioni di pericolo. Molti soldati, invece, chiedono semplicemente un Alitalia capace di sganciarli sopra casa loro.
L’obbiettivo è rassicurare i soldati. Nasce cosi’ un nuovo idioma militaresco: dopo la bomba intelligente, “la bomba rassicurante”. Dopotutto da sempre le bombe sono cose rassicuranti. La Russa quando era piccolo e aveva paura del buio non teneva accesa la luce. Teneva una granata sul comodino.
La proposta di La Russa ha avuto comunque un primo effetto rassicurante. Sui mercati. I titoli dei produttori di armi sono tornati in rialzo.
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Vignetta di Matteo Bertelli