Scene di guerriglia urbana a Cagliari tra il Consiglio regionale e il porto con un enorme schieramento di forze dell’ordine, polizia e carabinieri che hanno caricato per dispredere i pastori del Movimento guidato da Felice Floris. I pastori hanno risposto alla carica delle forze dell’ordine con il lancio di pietre e tentando di bloccare la strada con i cassonetti della spazzatura. Gli uomini del reparto mobile della polizia in tenuta antisommossa sono intervenuti in forze per disperdere i manifestanti con lancio di fumogeni.
Al momento i manifestanti si sono assiepati dietro alcuni palazzi in viale Colombo, mentre uomini del reparto mobile della polizia presidiano la strada davanti al Consiglio regionale. La situazione appare caotica e anche paradossale con una parte del traffico di auto che defluisce dalla zona di via Roma mentre nelle strade tutto intorno si sente il rumore delle sirene delle auto della polizia e dei carabinieri.
Il Movimento dei pastori sardi (Mps) è ritornato a Cagliari a un mese di distanza dalla manifestazione che aveva paralizzato la città. Gli allevatori chiedono interventi urgenti per un settore gravemente in crisi e in particolare alla Giunta regionale di mantenere le promesse fatte durante la precedente azione di protesta. Questa mattina gli allevatori si sono dati appuntamento in piazza Marco Polo, davanti alla Fiera Campionaria, punto di partenza del corteo, partito vero le 11.
Gli allevatori sono giunti da tutte le parti della Sardegna anche se gli arrivi sono a rilento: “In realtà le forze dell’ordine stanno controllando all’ingresso di Cagliari pullman e auto con i pastori che vogliono partecipare alla manifestazione. Ma noi non abbiamo fretta: possiamo aspettarli qui quanto vogliamo”, ha spiegato Felice Floris, leader del Movimento pastori sardi, che ha riunito a Cagliari l’assemblea per denunciare lo stato di crisi della zootecnia sarda. Le richieste sono sempre le stesse: gli aiuti de minimis alle aziende, la rimodulazione del piano di sviluppo rurale, l’utilizzo delle energie rinnovabili e, soprattutto, la rimodulazione del prezzo del latte.
Nel pomeriggio si è formato un presidio attorno al Consiglio regionale della Sardegna: la delegazione di 12 persone ricevuta dai capigruppo di maggioranza e opposizione ha deciso di occupare la sala della terza commissione, dove si è tenuto l’incontro, fino a quando la legge che prevede interventi di sostegno al comparto agropastorale non sarà approvata dalla commissione Agricoltura . I delegati del Movimento pastori sardi hanno duramente criticato l’operato della politica sino a questo momento.
Gli scontri con le forze dell’ordine sono iniziati poco dopo le cinque. Ci sono stati lanci di pietre contro le vetrate da parte di alcuni pastori del Movimento guidato da Felice Floris. I manifestanti hanno risposto in questo modo a una carica delle forze dell’ordine che, anche con fumogeni, hanno sgombrato i portici sotto il palazzo del Consiglio regionale.