Quattro ergastoli e un’assoluzione per la strage di piazza della Loggia. E’ la richiesta dei pubblici ministeri Roberto Di Martino e Francesco Piantoni, arrivata dopo cinque giorni e mezzo dedicati alla ricostruzione dell’accusa. Al tribunale di Brescia, dove si sono svolte le udienze, è stato chiesto l’ergastolo per Maurizio Tramonte, Carlo Maria Maggi, Delfo Zorzi e Francesco Delfino, imputati di concorso in strage e omicidio. Assoluzione invece con formula dubitativa per Pino Rauti.
Secondo i pm di Martino e Piantoni i quattro imputati per la strage di piazza della Loggia hanno avuto ognuno un ruolo ben specifico. Delfo Zorzi avrebbe procurato l’esplosivo utilizzato per la strage, Carlo Maria Maggi era il teorico dell’eversione e avrebbe deciso la strage di Brescia, Maurizio Tramonte avrebbe partecipato alle riunioni in cui veniva decisa la strage, mentre l’ex generale dei carabinieri Francesco Delfino avrebbe conosciuto la destinazione dell’ordigno proveniente dal Veneto e si sarebbe reso responsabile di un depistaggio definito ”mostruoso”. Per loro è stato chiesto l’ergastolo.
Nei confronti di Tramonte c’è la richiesta, oltre all’ergastolo, anche di 18 mesi d’isolamento diurno . Per Pino Rauti, invece, ex segretario del Movimento Sociale Italiano e tra i fondatori di Ordine Nuovo è stata chiesta l’assoluzione con formula dubitativa prevista dal secondo comma dell’articolo 530 del codice di procedura penale. Secondo gli inquirenti, Rauti ha solo “una responsabilità morale, visto che predicava cose che poi sono state fatte”.