L’altra sera ero a Milano, apro la tv a casa di M. e vedo per qualche minuto il programma di Lerner. Non so quale fosse il tema, ma in quel momento Lerner chiedeva a Travaglio se non fosse un po’ narcisistico andare nei teatri a parlare alla gente, un po’ come Saviano. Lui ammantava la domanda di un panno dorato, cioè l’analisi su cosa cambi tra essere un giornalista e fare “teatro civile” (alla Biacchessi, alla Celestini), ma la sostanza era chiara, ed era una domanda subdola, penosa, diffusa.
In questo Paese se dici “Questa cosa è così!” e lo dici con convinzione, trovi subito qualche bempensante che obietta: “Secondo te!”, come a dire che non puoi essere così arrogante da essere convinto di qualcosa con forza, magari perché ci hai riflettuto molto, ci hai studiato, hai confrontato con molta gente valida quel pensiero. Per la norma devi sempre ricordarti che non puoi parlare all’indicativo e in modo assertivo se non sei almeno morto, o hai vinto il Nobel o sei stato dichiarato intellettuale dal TG3. A me viene sempre da rispondere: “Ma è evidente, sono io che parlo… dunque secondo chi, se non secondo me?” C’è bisogno di ripeterlo ogni volta solo per fare quelli politically correct? Bleh…!
Mi pare che questa sottocultura della falsa umiltà (che consiste nel dire “non sono sicuro eh, sia chiaro, e non sono neanche nessuno per dirlo, però credo, forse, che le cose siano così…”) nasconda paura, perfino maggiore arroganza (quella di farmi passare per fesso, mentre ascolto). Trovo anche che a furia di veder circolare pensieri deboli, cose delle quali nessuno è sicuro (per quanto possibile), argomenti e opinioni su cui si è riflettuto poco (e quindi le si riferisce con cautela eccessiva e falsa), ogni cosa galleggi in una orribile marmellata. Il pensiero comune.
Mi piace molto la gente che dice “E’ così!”. Mi piace quando argomenta, dettaglia, combatte perfino, e soprattutto quando cambia idea se gli dimostri che ha torto. Mi piace vedere qualcuno che ha una passione, la studia, la esercita, e ha diritto a dire la sua, mi insegna qualcosa quando parla, mi dimostra che su quel tema lui può parlare e io devo ascoltare. Mi piace perché scoprire qualcuno che ne sa più di me è un’opportunità enorme, rara, e mi piace perché constato che quella persona non ha paura di entrare a gamba tesa su un argomento, in quanto ci ha lungamente riflettuto. Mi fa stare bene pensare che ci sono persone che studiano, ascoltano, si aggiornano, praticano e poi si sentono in diritto di dire qualcosa di forte, magari anche contro. Mi piacciono le donne e gli uomini “sempre poco allineati”. Soprattutto, mi piacciono poco o niente i falsi umili, quelli pronti a dirti che quel che dici non va, ma non a dirmi come dovrebbe andare. E’ irrilevante che abbiano ragione, ma è grave che oltre quello non dimostrino di avere un pensiero compiuto. Secondo me, naturalmente…
Simone Perotti
Scrittore
Società - 21 Ottobre 2010
Sottocultura e falsa umiltà
L’altra sera ero a Milano, apro la tv a casa di M. e vedo per qualche minuto il programma di Lerner. Non so quale fosse il tema, ma in quel momento Lerner chiedeva a Travaglio se non fosse un po’ narcisistico andare nei teatri a parlare alla gente, un po’ come Saviano. Lui ammantava la domanda di un panno dorato, cioè l’analisi su cosa cambi tra essere un giornalista e fare “teatro civile” (alla Biacchessi, alla Celestini), ma la sostanza era chiara, ed era una domanda subdola, penosa, diffusa.
In questo Paese se dici “Questa cosa è così!” e lo dici con convinzione, trovi subito qualche bempensante che obietta: “Secondo te!”, come a dire che non puoi essere così arrogante da essere convinto di qualcosa con forza, magari perché ci hai riflettuto molto, ci hai studiato, hai confrontato con molta gente valida quel pensiero. Per la norma devi sempre ricordarti che non puoi parlare all’indicativo e in modo assertivo se non sei almeno morto, o hai vinto il Nobel o sei stato dichiarato intellettuale dal TG3. A me viene sempre da rispondere: “Ma è evidente, sono io che parlo… dunque secondo chi, se non secondo me?” C’è bisogno di ripeterlo ogni volta solo per fare quelli politically correct? Bleh…!
Mi pare che questa sottocultura della falsa umiltà (che consiste nel dire “non sono sicuro eh, sia chiaro, e non sono neanche nessuno per dirlo, però credo, forse, che le cose siano così…”) nasconda paura, perfino maggiore arroganza (quella di farmi passare per fesso, mentre ascolto). Trovo anche che a furia di veder circolare pensieri deboli, cose delle quali nessuno è sicuro (per quanto possibile), argomenti e opinioni su cui si è riflettuto poco (e quindi le si riferisce con cautela eccessiva e falsa), ogni cosa galleggi in una orribile marmellata. Il pensiero comune.
Mi piace molto la gente che dice “E’ così!”. Mi piace quando argomenta, dettaglia, combatte perfino, e soprattutto quando cambia idea se gli dimostri che ha torto. Mi piace vedere qualcuno che ha una passione, la studia, la esercita, e ha diritto a dire la sua, mi insegna qualcosa quando parla, mi dimostra che su quel tema lui può parlare e io devo ascoltare. Mi piace perché scoprire qualcuno che ne sa più di me è un’opportunità enorme, rara, e mi piace perché constato che quella persona non ha paura di entrare a gamba tesa su un argomento, in quanto ci ha lungamente riflettuto. Mi fa stare bene pensare che ci sono persone che studiano, ascoltano, si aggiornano, praticano e poi si sentono in diritto di dire qualcosa di forte, magari anche contro. Mi piacciono le donne e gli uomini “sempre poco allineati”. Soprattutto, mi piacciono poco o niente i falsi umili, quelli pronti a dirti che quel che dici non va, ma non a dirmi come dovrebbe andare. E’ irrilevante che abbiano ragione, ma è grave che oltre quello non dimostrino di avere un pensiero compiuto. Secondo me, naturalmente…
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Damasco, 16 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Difesa siriano ha accusato domenica il gruppo libanese Hezbollah di aver rapito e ucciso tre soldati in Libano. Lo hanno riferito i media statali.
"Un gruppo della milizia di Hezbollah... ha rapito tre membri dell'esercito siriano al confine tra Siria e Libano... prima di portarli in territorio libanese ed eliminarli", ha affermato il ministero della Difesa, citato dall'agenzia di stampa Sana.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - L'esercito israeliano ha dichiarato che un colpo d'arma da fuoco proveniente dal Libano ha colpito un veicolo all'interno di un centro residenziale nel nord di Israele. "Stamattina, uno sparo ha colpito un veicolo parcheggiato nella zona di Avivim. Non sono stati segnalati feriti. Lo sparo è molto probabilmente partito dal territorio libanese", ha affermato l'esercito in una dichiarazione. "Qualsiasi fuoco diretto verso Israele dal territorio libanese costituisce una palese violazione degli accordi tra Israele e Libano", ha aggiunto l'esercito.
Kiev, 16 mar. (Adnkronos/Afp) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sostituito il capo di stato maggiore delle forze armate, con un decreto emesso oggi, mentre le truppe in prima linea di Kiev continuano ad essere in difficoltà. Secondo un comunicato, Anatoliy Bargylevych è stato sostituito da Andriy Gnatov, a cui "è stato affidato il compito di aumentare l'efficienza della gestione".
"È un combattente", ha detto Zelensky parlando di Gnatov. "Il suo compito è quello di apportare maggiore esperienza di combattimento, l'esperienza delle nostre brigate nella pianificazione delle operazioni, difensive e offensive, nonché uno sviluppo più attivo del sistema dei corpi d'armata", ha aggiunto. "Tutto ciò che le nostre brigate hanno imparato dalla guerra dovrebbe essere implementato al cento per cento a livello di pianificazione".
Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Un uomo di 45 anni è stato dato alle fiamme nel bel mezzo di Times Square, a New York, la scorsa notte. Lo ha riferito la polizia. Le immagini delle telecamere hanno immortalato il momento in cui l'uomo, a torso nudo e gravemente ustionato, è stato trasportato d'urgenza dalle autorità in ambulanza dopo che le fiamme erano state spente.
La polizia afferma che il 45enne è stato soccorso alle 4 del mattino ed è stato portato in un ospedale vicino in condizioni stabili. Il suo aggressore sarebbe fuggito dalla scena ed è ricercato dalle autorità. Non sono state in grado di dire se l'attacco fosse casuale o mirato.
Gli investigatori hanno riferito che l'uomo era stato cosparso con un liquido infiammabile prima che qualcuno appiccasse il fuoco. La vittima, avvolta dalle fiamme, si era messa poi a correre, quando qualcuno è uscito da un'auto e ha spento il fuoco con un estintore a polvere.
Skopje, 16 mar. (Adnkronos) - La Macedonia del Nord ha dichiarato un periodo di lutto nazionale di sette giorni per l'incendio in una discoteca che ha causato almeno 59 morti e decine di feriti, mentre le autorità hanno arrestato 15 persone per interrogarle e il ministro degli Interni ha affermato che un'ispezione preliminare ha rivelato che il club stava operando senza la licenza necessaria.
Al termine di una giornata in cui il piccolo Paese balcanico è stato alle prese con un disastro mai visto da decenni, il ministro degli Interni Panche Toshkovski ha dichiarato che il club nella città orientale di Kočani, dove si è verificato l'incendio prima dell'alba, sembrava operare illegalmente.
Più di 20 persone sono sotto inchiesta, 15 delle quali sono sotto custodia della polizia, mentre altri sospettati di coinvolgimento si trovano in ospedale, ha aggiunto Toshkovski. La maggior parte delle vittime dell'incendio, che ha devastato il nightclub Pulse durante un concerto hip-hop, erano adolescenti e giovani adulti. Circa 155 sono rimasti feriti, molti in modo grave.
Mosca, 16 mar. (Adnkronos) - Il desiderio della Gran Bretagna di rubare i beni russi è legato alla lunga tradizione inglese della pirateria, diventata un segno distintivo della corona britannica insieme a "rapine e omicidi". Lo ha affermato la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.
"Questa è una delle tradizioni inglesi, come bere il tè e le corse di cavalli. Il fatto è che la pirateria è stata legalizzata in Inghilterra", ha scritto la diplomatica sul suo canale Telegram. "Ai pirati era proibito attaccare le navi inglesi, ma era loro permesso derubare le navi dei concorrenti. Moralità immorale".
Beirut, 16 mar. (Adnkronos) - I media libanesi riferiscono di un morto in un attacco aereo israeliano nella città meridionale di Aainata. Ulteriori raid sono stati segnalati a Kafr Kila. Non ci sono commenti immediati da parte delle Idf.