Secondo l'avvocato del premier "Berlusconi non ha mai dato incarico a Dell'Utri di trovare" 20 miliardi perché, dice, "negli anni 80 la situazione finanziaria del gruppo Fininvest era più che positiva"
Il legale del premier e deputato Pdl, Niccolò Ghedini, e Marcello Dell’Utri smentiscono quanto raccontato nell’intervista rilasciata al Fatto Quotidiano da Giovanni Scilabra.
“Mai il presidente Berlusconi ha incaricato il Senatore Dell’Utri o altri per ottenere finanziamenti presso la Banca Popolare di Palermo. Le dichiarazioni apparse quest’oggi sul Fatto Quotidiano in relazione ad una richiesta di finanziamento avanzata dal senatore Dell’Utri per conto del Gruppo Fininvest nel 1985 sono destituite di ogni fondamento”. A sostenerlo è il legale del premier Niccolò Ghedini in una nota. “Come risulta dagli atti d’indagine svolti dall’Autorità Giudiziaria conclusisi con una archiviazione di ogni ipotesi accusatoria e dalle numerosissime anche successive prove documentali e testimoniali – aggiunge Ghedini – negli anni 80 la situazione finanziaria del Gruppo Fininvest era più che positiva e non destava preoccupazione alcuna tanto che le maggiori banche italiane lo ritenevano cliente privilegiato, affidabile e solvibile”.
“Non avrebbe avuto logica alcuna, quindi, rivolgersi a piccole banche locali, per di piu’ in Sicilia, per un gruppo che già vantava numerose ed eccellenti linee di credito – conclude – ancora una volta si cerca, basandosi su accadimenti insussistenti e palesemente privi di ogni logica e riscontro, di creare notizie volte a delegittimare strumentalmente il presidente Berlusconi”.
Marcello Dell’Utri, invece, afferma: “Non ho mai conosciuto o incontrato né Vito Ciancimino, né il signor Scilabra, il quale racconta, quindi, delle assolute falsità, delle quali sarà chiamato a rendere conto. Con lui dovranno rispondere coloro che, dalle colonne de Il Fatto, confondono ogni giorno la libertà di informazione con il diritto di ingiuriare chiunque non sia loro gradito”.