“Le carceri esplodono, noi le portiamo in piazza”. E’ questo il nome dell’iniziativa organizzata dall’associazione Antigone e Cgil Funzione pubblica per testimoniare le condizioni disastrose dei penitenziari italiani. “Non riusciamo a garantire nemmeno i servizi essenziali”, denuncia una guardia penitenziaria dell’istituto di Prato. “Negli anni, ci sono stati diversi suicidi”. I detenuti italiani sono circa 70.000, ma le patrie galere ne possono ospitare solo 44.000. Nel mirino tre leggi: la Bossi-Fini sugli immigrati, la ex-Cirielli sui recidivi, la Fini-Giovanardi sulle droghe. Il risultato è che le carceri esplodono di immigrati e tossicodipendenti. Eppure, per il ministro della Difesa Ignazio La Russa, “noi siamo gli unici che anziché pensare a far uscire la gente dal carcere, proviamo a migliorarne le condizioni di vita”.

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