Rifiuti in Campania, gli accordi valgono poco. Basta leggere l’intesa firmata nel 2008 dal sottosegretario Guido Bertolaso e dal sindaco di Giugliano Giovanni Pianese. All’articolo 9 è scritto: “Si procederà alla definitiva chiusura del sito di Taverna del Re senza ulteriori conferimenti se non in virtù di un provvedimento di legge”. Il sito è stato invece riaperto ieri. Scatenando le proteste dei cittadini di Giugliano, che stanno allestendo presidi e sit in davanti all’ingresso dell’impianto. La discarica di Taverna del Re è stata riattivata grazie a una semplice ordinanza firmata dal presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro. Il documento dell’intesa di Giugliano è stato diffuso ai manifestanti di Terzigno dal presidente dei Verdi Angelo Bonelli e dal commissario regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, che oggi hanno partecipato alle manifestazioni organizzate dai comitati civici del vesuviano che non si accontentano della cancellazione di Cava Vitiello sancita nel documento sottoscritto nella tarda serata di venerdì tra Berlusconi e i sindaci, e si battono per l’immediata chiusura di Cava Sari, la discarica attiva da un anno e mezzo nel Parco Nazionale del Vesuvio. “Come ci possiamo fidare di questa gente” dice quasi piangendo Giuditta Rosmarino, psicologa, in un colloquio alla rotonda di via Panoramica con il sindaco di Boscotrecase Agnese Borrelli “anche a Taverna del Re avevano garantito cose che poi non hanno mantenuto”.

Scarica l’accordo sulla chiusura della discarica di Taverna del Re

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