Per il pm, Ruby doveva andare in comunità. Invece fu lasciata andare. Ecco che cosa rischiano ora Nicole Minetti e i funzionari della questura
I funzionari di polizia della questura, in seguito alle telefonate del presidente del Consiglio, la rilasciano. Contro il parere del magistrato dei minori di turno quella notte, che aveva invece disposto di affidare Ruby a una comunità. Ma Berlusconi aveva insistito: è la nipote del presidente Mubarak, aveva detto mentendo. Affidatela alla consigliera regionale Nicole Minetti che è in arrivo. Così è stato fatto. Ma Nicole Minetti, la ballerina di “Colorado Cafè” nonché igienista dentale del presidente del Consiglio che viene imposta da Berlusconi nel Consiglio regionale della Lombardia, firma il documento dell’affido, ma subito fuori dalla questura lascia Ruby alla cure della brasiliana Michele, professione escort, che la porta a casa sua.
Una decina di giorni dopo, il 5 giugno, la polizia deve intervenire di nuovo. Preleva Ruby a casa della brasiliana e la porta in ospedale. Le due donne hanno avuto un litigio furioso e la minorenne è segnata da vistosi lividi. Si accusavano a vicenda “di meretricio”, scrivono gli agenti nella loro relazione di servizio. In quella occasione, la polizia chiama ripetutamente Nicole Minetti, che risulta avere in custodia Ruby: ma non riesce a trovarla.
Dunque Ruby è stata abbandonata. E la Minetti non ha adempiuto all’impegno che si era assunta: quello di aver cura della ragazza. In questi casi, il codice fa scattare il reato di abbandono di minore. Di cui potrebbero essere chiamati a rispondere anche i funzionari della questura di Milano che l’hanno affidata all’igienista dentale contro il parere del magistrato. Secondo il codice, il reato è aggravato quando il minore dopo l’abbandono subisca lesioni, come è accaduto a Ruby. Ma ora sarà la procura della Repubblica di Milano a decidere come proseguire l’indagine.